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Sicurezza sul posto di lavoro, i rischi e le tutele per l’assistente sociale: seminario

Lorena rambaudi

Genova. L’Ordine Professionale degli Assistenti Sociali della Liguria si è fatto promotore di una ricerca, in collaborazione con l’Università di Genova e varie sigle sindacali, sui rischi professionali a cui la categoria è esposta.

L’idea è nata purtroppo da un evento drammatico che h coinvolto una collega assistente sociale a Cairo Montenotte e che ha spinto però tutta la categoria a non voler dimenticare e a lavorare perché non si ripetesse più quanto accaduto.

Chi lavora nel sociale è sempre più spesso soggetto ad aggressioni da parte di chi si rivolge ai servizi, e riteniamo che questo sia indice di un crescente disagio che sempre più si riversa su chi lavora in prima linea affrontando le problematiche dei cittadini.

Gli esiti della ricerca saranno presentati in una giornata di seminario regionale che si terrà mercoledì 19 settembre 2012 alle ore 9 presso l’Auditorium dell’Istituto Nautico di Genova.

Sarà presente l’Assessore Rambaudi per la Regione Liguria e l’Assessore Dameri per il Comune di Genova, città ospitante dell’evento.

Sono stati invitati vari soggetti istituzionali cui sarà richiesto un coinvolgimento diretto sulle problematiche affrontate al fine di una maggior sensibilizzazione e l’avvio di strumenti specifici per i rischi professionali cui molte categorie di lavoratori che operano nel sociale – quindi non solo assistenti sociali – sono esposte quotidianamente.

Porteremo tutto ciò anche all’attenzione di politici e amministratori perchè riteniamo che il crescente disagio manifestato dall’utenza dei servizi nei confronti degli operatori sia dovuto in gran parte anche alle decisioni di politiche sociali degli ultimi anni che, di fatto sempre più restrittive circa l’effettiva fruizione di diritti di cittadinanza.
Questo ha condotto ad inevitabili frustrazioni nella popolazione ed in particolare in chi è già svantaggiato e che vede nell’operatore di base il rappresentante di amministrazioni sempre più respingenti.

Anche Ordini Professionali di Assistenti Sociali di altre Regioni hanno avviato analoghe riflessioni, a riprova della diffusione del fenomeno.

Invitiamo gli organi di stampa a dare massima diffusione dell’evento e a prendervi parte per dare il rilievo che riteniamo la questione meriti.

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