Liguria. Quello di domani, sarà un lunedì di protesta sui treni liguri. Parte infatti lo “sciopero del posto” proclamato nei giorni scorsi da Carlo Palmieri, portavoce del comitato pendolari della nostra regione.
“E’ da questa estate che subiamo disagi e che viaggiamo con treni ridotti all’osso per quanto riguarda il numero delle carrozze – ha detto Palmieri nell’annunciare la protesta – “In queste ultime settimane poi, con la ripresa effettiva di tutte le attività lavorative e studentesche, e la fine delle ferie, ci sono arrivate tante, tantissime email relativamente alla mancanza di posti e treni strapieni all’inverosimile. Questo è un problema che accomuna sia i pendolari dei treni regionali che i treni a lunga percorrenza e pretendiamo che venga in qualche modo affrontato e risolto. Ci devono ridare le nostre carrozze: fino ad allora non ci alzeremo dal posto e rimarremo seduti anche davanti alla prenotazione di altri viaggiatori”.
I pendolari non ci stanno ad essere “stipati come bestie su convogli stracolmi” – come racconta che, tutti i giorni, prende il treno per raggiungere la propria sede di lavoro – e così, da domani, si faranno sentire anche con gli altri passeggeri. “Non ci alzeremo davanti alla richiesta di altri viaggiatori che reclamano il posto a sedere- spiega Palmieri – Con educazione spiegheremo che anche noi paghiamo salati abbonamenti insieme alla Carta Tutto Treno che nel giro di 4 anni ha quasi duplicato il suo prezzo, (nel 2008 il suo costo annuale era di 100 euro oggi paghiamo 180 euro) a fronte di nessun miglioramento del servizio anzi di peggioramenti evidenti con tagli di treni e di carrozze e di stipendi, i nostri, che sono rimasti sempre gli stessi, anche di fronte ad un aumento esasperato di tutto”.
“Ci scusiamo, quindi, fin d’ora per il disagio che arrecheremo ma non accettiamo di venire trattati come delle “bestie” stipati nei vagoni….noi siamo abbonati, paghiamo e non ci alzeremo, abbiamo diritto anche noi al posto a sedere”, conclude Palmieri.