Sanità, i gruppi di maggioranza non firmano per bloccare la vendita degli immobili di Quarto

aldo siri

Regione. Questa mattina in consiglio regionale il consigliere della Lista Biasotti, Aldo Siri, ha presentato un ordine del giorno relativo alla cartolarizzazione degli immobili che si trovano all’interno dell’area dell’ex ospedale psichiatrico di Quarto.

Con questo ordine del giorno si chiedeva un impegno da parte della giunta affinché rivedesse la sua posizione in merito alla dismissione degli immobili che fanno parte del complesso dell’ex ospedale psichiatrico di Quarto.

“Le dichiarazioni rilasciate a inizio settembre dal presidente Burlando e dall’assessore Montaldo – esordisce Siri – avevano fatto rinascere la speranza che gli immobili all’interno dell’area di Quarto, che già rientravano nell’elenco dei beni alienabili, non venissero più venduti”.

Sembrava che la battaglia intrapresa da comitati dei cittadini, da associazioni e da parenti dei degenti avesse avuto un esito positivo e sembrava che la Regione fosse tornata sui suoi passi. Purtroppo, l’ ottimismo e l’entusiasmo del primo momento sono stati stroncati dalla stessa Giunta regionale che proprio in questi giorni ha confermato la sua intenzione di vendere l’intero complesso di Quarto, con l’esclusione dei padiglioni 7, 8 e 10 semplicemente perché su questi immobili attualmente grava un mutuo.

Il complesso dell’ex ospedale psichiatrico ospita 80 pazienti, un’importante Biblioteca per la Salute Mentale, l’Istituto Museo delle Forme Inconsapevoli, il Centro Basaglia, l’archivio storico dell’ex-ospedale psichiatrico, la cooperativa sociale onlus “Scopa Meravigliante”, un centro sociale luogo di aggregazione e inserimento lavorativo, strutture residenziali e semi-residenziali psichiatriche, geriatriche e per disabili (Centro Diurno Il Girasole, il Centro Diurno Disabili, il Centro per l’Alzhaimer) e molte altre attività della Asl 3 Genovese per un totale di 23 Strutture Complesse e circa 400 unità di personale.

Vendere l’intero complesso comporta la dismissione di tutte le attività e servizi fino a oggi qui svolti ma, soprattutto il trasferimento degli ottanta malati psichiatrici.

“E ben sappiamo – commenta Siri – che allontanare questi pazienti da un luogo diventato un rifugio accogliente ed appropriato può provocare in loro un trauma che sicuramente va ad aggravare e destabilizzare una già fragile condizione psico-fisica, senza contare che spostarli attraverso una gara o un atto amministrativo significa tradire e ledere i loro diritti”.

Per tutti questi motivi “ho presentato quest’ordine del giorno in cui, oltre al ripensamento, chiedevo un impegno da parte della Giunta a mantenere a Quarto i Presidi sociosanitari, le strutture di riabilitazione e di socializzazione culturale e lavorativa, a dar vita ad una piastra sanitaria in grado di accogliere le attività ambulatoriali e di servizi amministrativi del Levante cittadino e, infine, ad attivare un confronto serrato con il Comune di Genova, al fine di definire orientamenti comuni sul futuro urbanistico dell’area, capace di accogliere le istanze del territorio e di favorire la partecipazione dei cittadini a questo processo” spiega il consigliere.

“L’ordine del giorno – conclude Siri – è stato sottoscritto da tutti i gruppi di minoranza (Lista Biasotti, Pdl, Lega Nord) e dalla Consigliera Della Bianca, ma purtroppo, non ha avuto la firma dei Gruppi di maggioranza, neanche di quei gruppi i cui esponenti fino ad ieri hanno manifestato la loro convinta contrarietà all’alienazione dell’area. Per questo ho chiesto il rinvio dell’ordine del giorno in Commissione sanità, dove verranno audite tutte le parti interessate”.

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