Bogliasco. Moduli speculari (4-3-3), ma vocazioni diverse: i padroni di casa votati all’attacco, ospiti più prudenti ed equilibrati. Questa, molto probabilmente, la chiave di lettura della partita che tra poche ore all’Olimpico vedrà contrapporsi Roma e Sampdoria.
Se il tema tattico é ben definito e già previsto, la reazione di Zdenek Zeman alle parole di accusa di Ciro Ferrara é stata invece sorprendente: nessun polemica ed anzi testa alla partita.
Un unico commento (“Sono i tribunali che per dieci anni si sono interessati di quei problemi, non sono certo affar miei”) e poi via ad elogiare l’avvesaria.
“Non mi sorprende – ha detto Zeman – la posizione di classifica della Sampdoria: l’anno scorso dopo un brutto girone d’andata ha fatto un ritorno eccezionale e quest’anno continua così”.
“Si tratta – ha concluso – di una squadra quadrata, buona: sa quello che fa anche se ha cambiato allenatore ed é molto equilibrata in tutti i reparti”.
Tornando alla partita, i giallorossi, a sentire le quotazioni dei bookmakers, partono favoriti, ma per vincere dovranno sfatare un tabù che resiste dall’11 aprile scorso. Risale infatti a quel giorno l’ultima vittoria in campionato sul terreno di casa (3-1 contro l’Udinese).
Ed é vero che il capitano Francesco Totti ha segnato il primo dei suoi 13 gol alla Samp proprio quando sulla panchina giallorossa sedeva Zeman. Altrettanto vero, e soprattutto doloroso, é però il ricordo di una partita del 2010 che all’Olimpico vide trionfare il Doria e consegnò lo scudetto all’Inter, scucendolo dalle maglie della Roma. Subito dopo quella partita per la Samp arrivò l’Europa.