Rapallo. Il Partito Comunista dei Lavoratori vince il ricorso contro il Comune di Rapallo, attraverso il proprio rappresentante Andrea Carannante in merito al verbale in cui veniva chiamato in causa come “obbligato in solido” per la violazione dell’art.37 comma 2 del Regolamento di Polizia Urbana.
“L’unico candidato sindaco che impegnava una spesa di 200 euro per tutta la campagna elettorale veniva clamorosamente multato per aver lasciato volantini sulle auto, mentre gli altri candidati impegnavano migliaia di euro in stampe di tutti i tipi – spiega Carannante – L’unica lista che non stampava santini, veniva multata per aver messo volantini sulle auto in ben 9 vie cittadine”.
“Ora che la sbornia elettorale è finita, il dirigente comunale scrive che il ricorso di Andrea Carannante appare fondato in fatto e in diritto – conclude – Siamo sicuri si sia trattata di una svista dettata dal troppo lavoro in periodo elettorale e non dettata da incompetenza o peggio da pressioni politiche”.