Genova. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti predispone un piano nazionale per le città, dedicato alla riqualificazione di aree urbane, in particolare quelle degradate, e con decreto viene istituita, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, la cabina di regia del piano.
Per l’attuazione degli interventi, a decorrere dall’esercizio finanziario 2012 e fino al 31 dicembre 2017, è istituito, nello stato di previsione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, un Fondo, denominato “Fondo per l’attuazione del piano nazionale per le città”.
La Cabina di regia seleziona le proposte in base al livello di concorrenza con gli obiettivi e con le finalità del Piano nazionale per le città. In particolare, le proposte dovranno essere riferite ad ambiti urbani appositamente definiti, per interventi di riqualificazione e rigenerazione.
La Giunta comunale di Genova ha iniziato le prime valutazioni il 9 agosto, individuando nella Valbisagno, precisamente nell’area che va da Molassana a Brignole, l’ambito urbano dove intervenire. Entro il 5 ottobre sarà necessaria una delibera di Giunta per la definizione esatta dei progetti che rispondano ai criteri di immediata canteriabilità; capacità di coinvolgimento di privati; soluzione di degrado sociale; miglioramento della rete infrastrutturale; contenimento del consumo di suolo non edificato.
I temi di intervento sui quali la giunta si è concentrata sono: assetto idrogeologico (diffuso in Val Bisagno), viabilistico (sponda destra del Bisagno) e social housing (area ex Boero).