Genova. Bisogna essere onesti, la sfortuna c’è stata e con un pizzico di buona sorte in più non staremmo qui a parlare di sconfitta. Altrettanto onestamente bisogna considerare che il Genoa non ha certo fornito una prova deludente e che in passato in occasioni simili avrebbe sbandato paurosamente.
L’attacco è ancora una volta il punto forte del Grifone: Immobile si è subito rivelato un ottimo acquisto e ieri ha dimostrato che potrebbe anche convivere con Boriello, magari spostato sulla sinistra. Vargas ha fatto vedere buone cose e certo non serviva la trasferta di Catania per ricordare dei numeri di cui è capace. Quando la forma fisica lo assisterà maggiormente sarà una pedina importante. Uguale discorso per Jankovic: il gran gol testimonia ancora una volta le sue potenzialità.
Boriello ha già fatto vedere un buon ritmo partita. Forse non sarà quel bomber da venti reti che Preziosi si augura, ma con ogni probabilità non farà rimpiangere Gilardino.
Fin qui le buone notizie. La difesa, invece, rimane ancora tutta da inventare. Si sono rivisti errori che speravamo dimenticati, disattenzioni fatali che hanno compromesso la gara, così come ne hanno compromesse numerose l’hanno scorso. Occorre un’immediata inversione di rotta e certo la presenza di Frey, il solito baluardo, non può bastare.
Una nota finale riguarda il tecnico De Canio. Ieri ha avuto il merito di mettere in campo una squadra adatta ad affrontare il Catania. Inspiegabilmente, però, ha deciso di stravolgere tutto ad inizio ripresa, con l’inserimento di Jorquera. La mossa ha sguarnito il centrocampo e subito dopo è arrivata la doppietta di Bergessio. In quel frangente De Canio si è fatto vincere dalla voglia di chiudere la partita, dimenticando l’equilibrio di cui il Genoa proprio non può fare a meno.