Liguria. Alcuni lo avevano pronosticato già da tempo: troppi interessi in ballo ed un giro d’affari da far tremare le vene ai polsi.Senza contare che l’Erario trae comunque beneficio da tutto questo. Ora sembra ufficiale, anche se il Parlamento potrebbe teoricamente rivoluzionare tutto: nel disegno di legge presentato dal ministro della Sanità Balduzzi non vi è più traccia di limiti alle sale da gioco. Il Governo ha fatto dietrofront: il divieto di aprirne entro i 500 metri dalle scuole è scomparso.
Quello che rimane, nel provvedimento, è il divieto di pubblicizzare il gioco d’azzardo, specialmente negli orari di fascia protetta. A molti sembra poco, il palliativo che certo non risolve il problema. Tra chi in queste ore è critico anche l’onorevole ligure del Pdl Scandroglio.
“I limiti che il governo intende introdurre alla pubblicità del gioco d’azzardo – spiega Scandroglio – sono certamente un passo in avanti nella giusta direzione, ma occorrono altre misure e soprattutto più incisive per porre un argine a quella che sta diventando un’autentica piaga sociale, confermata dai dati riguardanti la ludopatia”.
“Come presidente dell’associazione ‘Liberi dall’azzardo’ – prosegue Scandroglio – ho chiesto già alcuni mesi fa l’adozione di provvedimenti molto restrittivi: non soltanto il divieto di pubblicità, ma anche limiti più stringenti per l’apertura di nuove sale gioco, l’inasprimento delle sanzioni per chi consente ai minori l’accesso alle macchinette mangiasoldi ed infine un aumento della tassazione sulle giocate a slot machine e videolottery per recuperare risorse da destinare a finalità sociali quali la prevenzione e la cura della ludopatia e la ricostruzione post-terremoto in Emilia”.
Ho presentato alla Camera – conclude il deputato del Pdl – due progetti di legge che vanno in questa direzione, e mi auguro che entro la fine della legislatura si possa arrivare a una normativa condivisa, oggi più urgente che mai”.