Medici convenzionati e pediatri pronti allo sciopero ad oltranza nel caso in cui le proposte delle Regioni per la modifica del decreto Balduzzi dovessero essere accettate. Fimmg, Sumai e Fimp, i tre sindacati maggioritari dei camici bianchi convenzionati “sono uniti e determinati” nel contrastare lo stravolgimento del decretone, “ma soprattutto sono determinati nella volontà di riaffermare una visione della sanità territoriale che veda medico e cittadino alleati nella ricerca dei percorsi di salute e non nemici per la ricerca di percorsi di bilancio”, si legge in una nota congiunta in cui si proclama lo stato di agitazione nei confronti delle Regioni.
Il documento definito dalla Commissione salute, si legge nella nota, “per quanto riguarda la riforma dell’assistenza territoriale, testimonia l’incapacità delle Regioni di formulare, pur nelle legittime autonomie, un progetto comune e coerente di sanità per l’Italia. I conflitti di competenza e di potere prevalgono sui contenuti, messi insieme in modo raffazzonato, come elenco dei desideri particolari di ciascuna Regione, senza tenere alcun conto degli effetti devastanti che potrebbero determinare sui livelli e sulla qualità dell’assistenza soprattutto se riferiti alla difesa del diritto alla salute del singolo cittadino”.
La Commissione, continuano le tre sigle, “ha scritto una brutta pagina della storia delle istituzioni italiane. Le tre organizzazioni sindacali chiedono al ministro Balduzzi, al Governo e ai parlamentari di impedire un simile scempio nell’interesse di tutti i cittadini italiani. Dichiarano lo stato di agitazione nei confronti delle Regioni e sono pronte a proclamare azioni di lotta sindacale di forma diversa, senza escludere, quale estremo rimedio, un calendario comune di scioperi”.