Santa Margherita. “Come eravamo intervenuti alla presentazione dei progetti precedenti sia della Santa Benessere & Social che dell’ATI Porto Cavour, come grazie al nostro intervento diretto in Regione e mio colloquio personale con l’Assessore Briano, parteciperemo anche questa volta all’incontro promosso da una delle società che si contendono il grande affare del progetto del porto”, dichiarano Andrea Carannante ed Enrico Solari.
La battaglia, quindi, continua. “Nonostante si sia voluto fare del Comitato Difendi Santa No Porto un soggetto politico al quale non siamo disposti a partecipare. Il nostro percorso di società popolare va avanti autonomamente e indipendentemente dal Comitato, dalla pubblica amministrazione e dalle società presentatrici di progetti – proseguono – Non permetteremo a nessun speculatore di mettere le mani suoi nostri beni e a nessun comitato di strumentalizzare politicamente la vicenda, riteniamo la società popolare l’unico sistema valido e vitale nell’attuale scenario portuale a Santa margherita Ligure, l’unico in grado di affrontare una competitività sempre più pressante; un sistema dinamico che, oggi, attualizzando i suoi principi, interpreta la funzione più importante quella di sviluppo per il territorio e risponde alle necessità economiche e sociali della comunità”.
“Quindi una proposta non contraria alla proprietà privata, ma sostanzialmente contraria alla proprietà monopolistica, pubblica o privata che sia”, concludono.