Cronaca

Mafia, studenti liguri protagonisti sui terreni confiscati: formazione e volontariato

17 marzo Libera

Liguria. Sei studenti liguri, vincitori del concorso della creatività solidale “Porta in piazza un sentimento”, potranno, questa estate, partecipare ad un periodo di formazione e di volontariato sui terreni confiscati alla mafia del nord, centro e sud Italia.

Lo hanno reso noto quest’oggi gli esponenti di Libera genovese, insieme all’assessore regionale alla formazione e al bilancio, Pippo Rossetti e al prorettore vicario dell’Università di Genova, Maurizio Martelli nel corso della presentazione del protocollo d’intesa siglato tra i tre enti per promuovere forme di collaborazione tra studenti, docenti e famiglie e diffondere una conoscenza più aggiornata della mafia e di altre forme di criminalità.

Il concorso partito nel marzo di quest’anno, ad opera dell’ assessorato alla formazione della Regione Liguria, in occasione della 17° edizione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie promossa dall’associazione Libera, ha visto la partecipazione di oltre 90 scuole e più di 1.000 studenti. Un’iniziativa che è servita a contribuire all’educazione alla legalità e alla conoscenza dei fenomeni mafiosi diffusi ormai ovunque, non solo al sud, attraverso lezioni e iniziative. Continua dunque l’impegno della Regione Liguria contro la mafia, dopo l’accordo sulla costituzione delle stazioni uniche degli appalti e delle centrali di committenza per favorire la trasparenza e la qualità degli appalti.

E per far crescere la consapevolezza contro la conquista delle mafie martedì 2 ottobre giunge a Genova la Carovana antimafia promossa da Arci, Libera, Avviso pubblico, con CGIL, Cisl e UIL. Punto intermedio di un lungo viaggio che ha preso il via a Roma e si concluderà in Sicilia, attraversando non solo tutte le regioni italiane, ma anche Francia e Africa settentrionale. A Genova arriverà alle 17, in “Scià Stradda”, davanti al bene confiscato di vico Mele dove è previsto un reading e la presentazione del libro di Enza Galluccio, “Mafie da nord a sud”. “In Liguria la mafia non è il racconto di un paese lontano – ha detto l’assessore regionale alla formazione Pippo Rossetti – ci sono due comuni commissariati per infiltrazioni mafiose e alcuni settori dell’economia su quei territori interessati a tutto il fenomeno mafioso, compreso cantieri che bruciano e auto che saltano. Per questo attraverso l’accordo siglato oggi vogliamo sostenere le iniziative di Libera, coinvolgendo in particolare i giovani e il mondo della scuola, grazie ad azioni sulla memoria e l’educazione alla cittadinanza a cui la Regione Liguria ha dato il proprio contributo anche attraverso la legge approvata nel marzo scorso sulla prevenzione del crimine organizzato”.

Dai dati in possesso di Libera ammontano a 38 i beni confiscati alla mafia in Liguria. Di questi 18 si trovano a Genova, 6 a Imperia, 10 alla Spezia e 4 a Savona.

Sul totale dei beni confiscati 9 sono stati dati in gestione e 22 riassegnati. “Il tema dei beni confiscati – spiega Rosangela Conte di Libera Genova – è anche legato strettamente al volontariato che gestisce quelle aree dove i giovani si recano ogni anno per effettuare un periodo di formazione, dove possono svolgere lavori agricoli o attività di risistemazione del bene e incontri con il territorio, per uno scambio culturale e per riportare la dignità del lavoro in quei luoghi”.

E’ a Rapallo, sulle colline, in posizione panoramica, uno degli ultimi beni confiscati a una organizzazione mafiosa. Si tratta di una costruzione in non buone condizioni ma circondata da terreni coltivati a ulivi di proprieta’ di una persona coinvolta in affari di droga. La notizia è stata resa nota oggi.

“La confisca è stata eseguita ma ci sono ancora in corso delle valutazioni perchè tra i proprietari ci sono anche persone del tutto estranee alle indagini” ha detto Rosangela Conte di Libera Genova.

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