Non solo ‘autunno caldo’ o ‘bollente’. La ripresa post-ferie delle attività, infatti, porta anche qualche opportunità di lavoro, nonostante prevalga ancora una forte incertezza sul mercato. E a fare la differenza, per chi cerca un impiego, è la specializzazione.
Ad assicurarlo è Adecco, agenzia per il lavoro leader nella gestione delle risorse umane, che individua cinque settori che più di altri in questo momento garantiscono nel nostro paese delle opportunità professionali. A cominciare dalle aree del metalmeccanico e del turistico-alberghiero che rappresentano insieme il 40% delle posizioni aperte in Adecco, mentre servizi e alimentari si attestano entrambe all’8%. Il chimico-farmaceutico rappresenta invece il 6% dei profili ricercati.
“Nonostante il mercato del lavoro rifletta le difficoltà del contesto economico e produttivo italiano, con un tasso di disoccupazione che va crescendo, ci sono ancora molte opportunità, soprattutto in settori come quello meccanico e quello turistico, che ha avuto un picco di richieste in controtendenza rispetto ad altri anni. E altri settori, come l’alimentare e il chimico-farmaceutico, che continuano ad andare bene”, afferma con Labitalia Federico Vione, amministratore delegato di Adecco Italia.
E un’opportunità su cinque riguarda professionalità di natura impiegatizia. Proprio in questo particolare momento, infatti, la carta vincente sembra essere la specializzazione. Le imprese hanno infatti sempre più bisogno di uno staff con un solido background specializzato, specie in ambito meccanico, elettrico, elettronico. Sono quindi costantemente alla ricerca di operatori su macchine automatiche o semiautomatiche, tecnici commerciali e di laboratorio, responsabili qualità.
Per questo, è fondamentale credere e investire seriamente nella formazione continua del personale, come conferma Vione: “E’ sempre presente nel nostro mercato del lavoro un gap tra domanda e offerta sul fronte delle competenze, per cui le aziende non trovano le figure skillate che cercano. Per questo, c’è la necessità di investire in una formazione specifica, mirata rispetto alle esigenze delle aziende. In questo senso, l’apprendistato è una leva fondamentale, in quanto consente di ridurre i costi e contestualmente di investire in formazione”. “Per chi punta sulla specializzazione – assicura – c’è quindi una ‘finestra’ di opportunità nell’ambito produttivo, che richiede figure impiegatizie o tecnici con elevata esperienza. Ci sono poi figure richieste dal mercato legate alla stessa crisi, come gli esperti che possono aiutare le imprese ad ampliare il proprio fatturato”.