Genova. Nell’indimenticabile estate mundial del 1982 il primo tifoso della Nazionale Italiana, il Presidente della Repubblica, on. Sandro Pertini, dichiarò “Quando ero giovane avevo una squadra del cuore, che era il Genoa Club”.
Ancora oggi molti sostenitori giallorossi si dichiarano tifosi dell’AS Roma, mentre, dopo il cambiamento autarchico del nome in Genova 1893 e il successivo ritorno all’antica ragione sociale, nessuno di quelli attuali del Grifone usa la definizione pertiniana. Così il nome Genoa Club che apre l’Albo d’Oro della pallanuoto italiana con quattro titoli non viene ricondotto dalla maggior parte degli sportivi al sodalizio che fu protocampione nel 1898 anche nel calcio (la doppia vittoria iniziale, tra l’altro negli sports di squadra più fruttiferi di titoli a livello di Nazionale Italiana, è un fatto unico nel nostro Paese e davvero raro a livello internazionale).
Pur essendosi chiusa da novant’anni l’avventura waterpolistica rossoblù, la Fondazione Genoa 1893 ha deciso di ripercorrere – con la presenza al Museo della Storia del Genoa nel tardo pomeriggio di venerdì 14 settembre (Centenario del primo Campionato Italiano di pallanuoto, disputatosi a Napoli) di alcuni personaggi della pallanuoto di ieri e di oggi legati al Genoa tra cui il “caimano” Eraldo Pizzo, Elisa Casanova (campionessa europea 2012 e argento alla World League 2011, nonchè vincitrice di uno scudetto, una LEN Champions Cup, una Coppa LEN ed una Supercoppa LEN) e Lorenzo RAVINA, Vice Presidente FIN con delega alla pallanuoto – quel “decennio felice” e il primo secolo di uno sport che a livello maschile ha visto più della metà dei titoli vinti da società liguri (oltre ai 4 già citati del Genoa, 26 della Pro Recco, 8 dell’Andrea Doria, 6 del Camogli, 3 del Savona, 1 dello Sturla e 1 del Bogliasco).