In corteo per difendere gli ospedali di Sestri ponente e Pontedecimo, i comitati: “Burlando e Montaldo hanno mentito”

Genova. Le sirene delle ambulanze hanno aperto il corteo che questo pomeriggio si è snodato dalla stazione marittima fino al palazzo della Regione per protestare contro i ridimensionamenti degli ospedali di Pontedecimo e Sestri ponente.

“Siamo qui perché la Regione rispetti gli impegni presi” dice Aleandro Longhi, coordinatore dei comitati a difesa dell’ospedale di Sestri ponente. “Nel 2006 l’assessore Montaldo ha detto che si sarebbe fatto il nuovo ospedale del ponente e il presidente Burlando del 2007 ha affermato che la Regione non avrebbe tagliato alcun servizio sanitario finché non fosse stato costruito il nuovo ospedale”.

In più, come ha confermato prima dell’estate il presidente Burlando, l’ospedale del ponente non si farà perché non ci sono le risorse: “Non ci sono perché la Regione ha dato i soldi all’ospedale Galliera che è privato. Noi vogliamo che quei soldi siano destinati all’ospedale del ponente, che deve essere fatto a Villa Bormbrini, come avevano deciso”.

“Lavoro da 33 anni nella sanità – aggiunge una operatrice sanitaria – e stamattina ho lavorato al Gallino a Pontedecimo, ospedale che è stato appena ristrutturato con i soldi pubblici. Nel raggio di quaranta chilometri non c’è niente, e ora parlano di ridimensionamento e forse di chiusura, mentre si tratta di un ospedale di eccellenza dove la gente viene trattata bene”

In corteo tra cittadini, associazioni e sindacati, c’erano anche tanti consiglieri comunali, dai “grillini” capitanati dal capogruppo, Paolo Putti, a Sel alla Lista Doria, al consigliere regionale e provinciale della Lega Nord Edoardo Rixi: “Le promesse che sono state fatte al Ponente non sono state mantenute. Se ci fosse l’ospedale del ponente probabilmente non ci sarebbero nemmeno queste manifestazioni. Oggi si vogliono chiudere gli ospedali sanitari del ponente senza dare una risposta ai cittadini”.

Dello stesso tenore il commento di Enrico Pignone, capogruppo della Lista Doria in Comune “La situazione è tragica, abbiamo una situazione che prevede il taglio senza tutto quello che è stato promesso sulla riorganizzazione dei servizi territoriali. Questo è inaccettabilie”.

Né il presidente della Regione Claudio Burlando né l’assessore regionale alla Salute Montaldo erano nella sede di piazza De Ferrari ad accogliere e dialogare con una delegazione dei comitati, che sono stati ricevuti invece da alcuni funzionari regionali.

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