Economia

Ilva, Mondello: “La chiusura di Taranto può creare effetto domino”

gabriella mondello onorevole udc

Genova. L’onorevole Gabriella Mondello è intervenuta alla Camera dei Deputati come rappresentante del Gruppo Udc in merito al provvedimento inerente la conversione in legge del decreto – legge 7 agosto 2012 n. 129 recante “disposizioni urgenti per il risanamento ambientale e la riqualificazione del territorio della città di Taranto” in discussione nella giornata odierna.

Il presidente dell’Ilva, Bruno Ferrante, nel corso dell’audizione presso la Commissione Parlamentare Bicamerale ha affermato che: “chiudere Taranto significa chiudere anche Genova e Novi Ligure”.

Un evento tragico che metterebbe a rischio circa 20 mila posti di lavoro.

“Lo stabilimento genovese finirebbe per pagare colpe altrui – afferma la Mondello – visto che a Genova, grazie all’ accordo di programma del 2005 ci fu una riconversione della produzione che permise di salvaguardare molti posti di lavoro e al tempo stesso di tutelare ambiente e salute”.

Nel confermare pieno sostegno alla Magistratura che ha sollevato il problema e posto le istituzioni e la proprietà di fronte alle proprie responsabilità, eluse per tanto, troppo tempo, ritengo altresì necessario evitare decisioni drastiche con conseguenti effetti dirompenti sull’economia e l’occupazione.

“Compito dell’azienda affrontare investimenti ambientali impegnativi – continua la Mondello – da parte sua il Governo ha assicurato l’impegno finanziario per la bonifica, atti che favoriscono l’inizio di una seria politica , che verrà completata dalla nuova AIA che verrà rilasciata presumibilmente entro il 15 ottobre, anche sulla base delle nuove norme emanate dalla Commissione europea”.

La questione Ilva rischia di essere deflagrante in un periodo già denso di problemi economici pertanto bisogna assolutamente riuscire a coniugare due valori quali l’occupazione e la salute dei cittadini.

“Per questo l’Udc intende dare oggi il suo fattivo contributo – conclude la Mondello – affinché il decreto – legge sia convertito”.

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