Il Genoa rosicchia un punto a Udine: 0 a 0 il finale

de canio

Udine. Guidolin, mister d’altri tempi, lascia fuori Totò Di Natale. Screzi in settimana, ha detto. Gigi De Canio, invece, non ci pensa neppure un po’ a lasciare fuori il suo bomber ritrovato, Marco Borriello. Frey in porta, Sampirisi, Granqvist, Canini e Moretti i difensori, in mezzo al campo Kucka, il rientro di Seymour, Antonelli, poi Bertolacci dietro Immobile e Borriello.

L’Udinese parta con impeto: Danilo prende la traversa. Poi i ritmi rallentano, le squadre si studiano, dieci minuti in cui nessun sembra voler rischiare. Seymour brillante esce fuori dalla contesa per un risentimento muscolare. Entra Tozser, molto criticato per le ultime prestazioni.

L’Udinese sembra acquisire fiducia, mentre il Genoa non punge. Al 17’ Kucka rimedia una ammonizione per un fallo sul mobilissimo Pasquale. Nessuna conseguenza sulla successiva punizione. A metà primo tempo, il tabellino è fermo a quella traversa di Danilo, ma nel complesso i friulani si fanno preferire, mentre il Genoa appare più intimorito che timido. Il primo squillo rossoblù è sull’asse Immobile-Borriello, esce bene l’estremo difensore udinese.

Sul capovolgimento Fabbrini scappa a Sampirisi, pericoloso cross che origina solo un calcio d’angolo. Alla mezz’ora la migliore azione della partita: cross di Fabbrini da destra, grande giocata di Pinzi che mette palla a terra, scarico per Faraoni che calcia alto.

L’Udinese per quanto si faccia preferire, alla fine costruisce poco e sembra anche lasciare spazi che il Genoa non riesce mai a sfruttare. Il Grifone soffra molto le giocate dell’enigmatico Bertolacci, che fatica da trequartista.

I friulani finiscono in attacco il primo tempo, prima il Genoa si salva in calcio d’angolo per un buon recupero di Kucka, poi Benatia colpisce di testa alto. Allo scadere azione insistita dei bianconeri, cross di Fabbrini da destra e poi botta di Pasquale a incrociare. Palla alta.

Il Genoa riparte con Ferronetti al posto di Sampirisi. Al terzo minuto riparte Immobile che viene atterrato al limite dell’area. L’arbitro lascia proseguire ma la decisione lascia molto perplessi.

Genoa più pimpante: dieci minuti e il Grifone conquista due corner, contro gli zero battuti nel primo tempo. Due tentativi da distanza siderale, prima di Kucka e poi di Bertolacci mettono in apprensione la difesa friulana. Un Genoa sicuramente migliore rispetto al primo tempo, anche se non alza i ritmi in maniera decisiva. Nel complesso non perfetto l’arbitro Romero, che non fischia falli decisi – in particolare di Benatia su Immobile – quando il Grifone è pronto a ripartire.

Al 66’ Guidolin fa uscire Fabbrini, il migliore dei suoi e fa entrare Barreto. Un minuto dopo De Canio è costretto a togliere Kucka per far entrare Anselmo. Al 70’ lo stesso Anselmo ci prova con un tiro debole dai 25 metri.

AL 75’ bella ripartenza del Genoa, 4 contro 3: ma è Borriello a provare l’azione solitaria con bel tiro dal limite dell’area che sfiora il palo. Due minuti e da uno spiovente da sinistra trova Danilo che colpisce ancora di testa, ma Frey blocca in presa. Azione viziata comunque da fuorigioco.

Il finale è costituito da schermaglie mai troppo audace: da una parte ci provano Borriello e Anselmo, dall’altra ancora Pasquale e Perreira.

La partita finsice in parità. Match scialbo, Genoa rinunciatario ma pari giusto e prezioso.

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