Genova. Quello che era iniziato come un consiglio comunale tranquillo, il primo dopo la pausa estiva, si è acceso quando il copogruppo di Fds, Antonio Bruno, ha proposto un’inversione di due mozioni, ovvero di trattare per prima quella inerente l’ex ospedale di Quarto e successivamente quella inerente la Gronda.
La proposta è nata in seguito alla richiesta del gruppo consiliare del Pd che, visto la necessità di partecipare a una iniziativa della Festa democratica, ha chiesto di anticipare la chiusura dei lavori alle 17.30. Per questo motivo il consigliere Bruno ha ritenuto più opportuno trattare prima un argomento più maturo, come Quarto, piuttosto che un argomento complesso come la Gronda.
Sono bastati pochi minuti, ed ecco scattare la polemica. “Il consiglio comunale non può terminare alle 17.30, ma deve andare avanti ad oltranza, finché non mancherà il numero legale. Mi sorprende che un consigliere sensibile come Bruno faccia una mozione scorretta politicamente, che va a inficiare il valore dell’opposizione – ha esordito Matteo Cmpora, Pdl – l’Inversione dell’ordine del giorno è ancora una volta la scusa per non affrontare un tema cruciale come quello della Gronda. Con la mozione, infatti, si chiedeva a questa maggioranza di rinnovare con decisione l’appoggio alla delibera approvata dalla precedente amministrazione e appoggiata dalle forze politiche del centro sinistra”.
Dello stesso parere il consigliere della Lega Nord, Edoardo Rixi. “Non trovo giusta l’interruzione dei lavori, magari potremmo sospendere il consiglio e riprenderlo dopo il dibattito della festa del Pd – dichiara – Capisco che per problemi di carattere mediatico preferiate il pomeriggio perché ci sono i giornalisti e voi avete bisogno di viabilità, ma allora sarebbe stato meglio non farlo proprio questo consiglio, almeno si sarebbero risparmiati i soldi dei contribuenti. A questo proposito, presenterò una mozione in cui dichiarerò di non voler più percepire nessun compenso e che questi soldi vadano impiegati nei servizi”.
A favore della mozione, invece, si è espresso il capogruppo della Lista Doria, Enrico Pignone. “Comprendo le ragioni dell’opposizione, ma credo che ci sia la necessità di discutere in tranquillità di alcune mozioni. Quarto ci sembrava più importante perché è una pratica più matura, quindi cambiando il punto tre col il punto due si può arrivare a una conclusione, mentre il dibattito sulla Gronda non si può affrontare di corsa, ma merita approfondimenti ben diversi”.
L’assessore Simone Farello ha risposto anche sulla critiche alle Festa del Pd. “Non è una novità che alla festa si facciano iniziative politiche, visto che ne abbiamo tre ogni giorno – ha esordito – Per quanto riguarda la sospensione anticipata dei lavori, invece, sono in consiglio comunale da qualche anno e non mi sembra che sia la prima volta che un consigliere chieda la sospensione a una certa ora. Tra l’altro, sapendo che il sindaco entro la fine di settembre dovrà esporre le proprie linee programmatiche al consiglio, è ovvio che i temi importanti verranno trattati”.
Ma dopo gli interventi a favore, ecco intervenire il capogruppo dell’Udc, Alfonso Gioia. “Il mio disaccordo deriva dal fatto che, nonostante l’art.17 preveda che un consigliere possa richiedere di mutare gli ordini dei lavori, ritengo che comunque vengano lesi i principi di democrazia – ha dichiarato – quindi auspico che il comma 2 dell’articolo venga modificato”.
A Questo punto, il consigliere Campora ha richiesto l’intervento del segretario generale sulla sospensione del consiglio. “La conclusione dei lavori non può essere predeterminata per decisione dei capigruppo, potrebbe esserlo solo se tutti i consiglieri fossero d’accordo – ha precisato il segretario – altrimenti deve terminare per mancanza del numero legale, quindi il consiglio deve sempre continuare finché questo non viene meno”.
Intanto, però, la mozione del consigliere Bruno è stata approvata dalla maggioranza e quindi la pratica dell’ospedale di Quarto è stata invertita con quella della Gronda.