Politica

Gronda: la maggioranza tenta l’intesa sulla linea Doria, ma sull’opera resta la spaccatura

gronda di ponente

Genova. Lo si sapeva fin dall’inizio. La Gronda è l’argomento che divide e dividerà sempre il centro sinistra. Lo si è visto anche questo pomeriggio quando, nonostante siano stati solo due gli ordini del giorno presentati dai partiti della maggioranza (a cui si sono aggiunti i 19 dei grillini), uno della federazione della sinistra e uno firmato da Pd, Idv e Lista Doria, le posizioni sono però parecchio diversificate.

A cominciare dalla Lista Doria, che ha firmato l’odg del Pd (che conferma la necessità degli approfondimenti ma vuole nel contempo un’accellerazione delle procedure che portino alla realizzazione dell’opera) ma che è di fatto contraria alla Gronda. “La Lista Doria sta dalla parte dell’approfondimento – dice il capogruppo Enrico Pignone – come è scritto sul programma del sindaco, abbiamo sostenuto sin dall’inizio la necessità di verificare l’opportunità dell’opera attraverso un approfondimento scientifico e tecnico”.

“Cerchiamo di superare le demagogie per capire se quest’opera serva o meno nel dibattito pubblico questo non è emerso, in quanto in quella fase la domanda era quale delle 5 preferenze ci potevano essere ma non c’era l’opzione zero”

Pignone, però, a livello personale, conferma la sua contrarietà: “Personalmente sono contrario – dice – perché ho strumenti e numeri che mi dimostrano questo ma allo stesso tempo sono a favore di tutte quelle infrastrutture utili già concordate che in questo ciclo amministrativo rischiamo di vedere terminare”.

Per il capogruppo del Pd, Simone Farello, nulla di nuovo sotto il sole: “Credo che non fosse un mistero per nessun cittadino genovese che sul tema della gronda ci fossero delle differenze nel centro-sinistra, che tra l’altro si erano anche palesate nel precedente ciclo amministrativo, perchè chi oggi siede tra i banchi di Sel o di Fds, già non ha votato gli atti sulla gronda”.

“Invece – ribabisce Farello – non è un mistero per nessuno che il partito democratico ha fatto anche di questa infrastruttura uno dei punti nodali del suo programma, dopo averla approfondita con dibattito pubblico e con una serie di atti e di lavori che sono stati fatti in questi anni. Genova è bravissima a discutere delle cose e a non decidere mai”.

Pd e Fds, che hanno posizioni opposte rispetto alla Gronda, hanno presentato entrambe un odg che fa riferimento al programma del sindaco. Forse è proprio il programma a prestarsi a interpretazioni diverse? “Forse si fanno i copia e incolla differenti – scherza ma non troppo Antonio Bruno della Fds – si può fare un copia e incolla totale e forse qualcuno lo fa parziale e aggiungerci qualcosa”

“E’ legittimo il copia e incolla del Pd e della Lista DOria che di fatto dà il via libera alla conferenza dei servizi. Non c’è nessun obiettivo di fare uno studio trasportistico, di fatto si attende una valutazione di impatto ambientale e si lavorerà sulle compensazioni in sede di conferenza servizi. E’ una brutta cosa perchè a parole si dicono delle cose, in campagna elettorale si vincono le elezioni dicendo delle cose, cioè facciamo un’analisi dei costi e dei benifici,e poi si fa andare avanti tutta la procedura senza fare queste cose”.

“Secondo me la Lista Doria sbaglia, condivido tutto quello che ha detto in aula il capogruppo Pignone ma purtroppo il documento mi sembra che dica delle cose diverse”.

Nel corso del dibattito il sindaco Marco Doria ha ribadito la necessità di rispettare le procedure prendendo il tempo necessario per fare gli approfondimenti e le verifiche ambientali.

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