Genova.“Pensare di rinunciare a circa 10.000 posti di lavoro tra Terzo Valico e Gronda in un momento del genere ci lascia un po’ perplessi”. Grandi infrastrutture sempre al centro del dibattito a Genova. A parlare è stato questa mattina Paolo Odone, presidente della Camera di Commercio di Genova.
“Per quanto riguarda la Gronda – ha detto Odone – già alcuni anni fa abbiamo addirittura lanciato un’azione forte per far capire il bisogno di posti di lavoro ma anche quanto si perde fermi in coda. Pensate che un artigiano che lavora in un anno perde circa 900 ore della sua vita bloccato nel traffico. Alla fine abbiamo anche chiesto il parere dei genovesi: sui mille intervistati circa il 74% si era detto favorevole all’opera”.
Nessuno nasconde i disagi che la costruzione arrecherà ai cittadini, ma “i dati ci dicono chiaramente che i paesi del mondo che hanno più possibilità nell’economia sono quelli più infrastrutturati”.
“Faccio un solo esempio – ha continuato – che riguarda il traffico passeggeri: chi viene ad imbarcarsi a Genova d’estate fa code mostruose e magari potrebbe ripensarci”.
Non tutti sono però convinti dell’importanza di quelle opere, tra questi anche il primo cittadino di Genova: “Speriamo – ha concluso Odone – che la valutazione d’impatto ambientale dia parere positivo alla costruzione della Grobnda e che Doria si convinca anche lui dell’utilità dell’opera. Discorso simile per quanto riguarda il Terzo Valico che però ormai è partito su basi solide ed in questo caso sarebbe un vero peccato perdere il finanziamento dell’Anas. Se poi ci saranno riflessioni su modifiche e miglioramenti saremo contenti”.