Genova. I Consiglieri regionali del Pdl Matteo Rosso, medico e capogruppo, e Roberto Bagnasco, Vicepresidente della Commissione Sanità della Regione, questa mattina hanno effettuato un sopralluogo presso le strutture sanitarie Celesia e Gallino facenti parte dell’area del Ponente genovese area tra le più penalizzate del comprensorio metropolitano. Già programmata un’altra visita alle strutture sanitarie di Busalla e della Valle Scrivia.
I due esponenti del Pdl spiegano: “Dalla visita all’ex ospedale Celesia sono emerse numerose criticità, insieme alla positività di un Rsa di 25 posti letto ben organizzata e ben gestita sia dal punto di vista sanitario che dei servizi. Questa struttura purtroppo è inserita in una realtà che presenta elementi di grande degrado, dove addirittura una parte consistente dell’immobile è abbandonata e lasciata alla totale incuria senza alcun controllo relativamente a possibili visite di persone non gradite. Spazi importanti che devono essere invece utilizzati e sfruttati in maniera diversa a fronte di numerose denunce da parte dell’assessore Montaldo di difficoltà nel reperire spazi. Siamo in una area a forte densità abitativa, soggetta quindi a esigenze importanti che non può e non deve essere trascurata”.
“Anche nella visita all’Ospedale Gallino – continuano i due consiglieri regionali del Pdl – è emersa la necessità assoluta di mantenere e potenziare il nosocomio di Pontedecimo il cui sottodimensionamento ipotizzato andrebbe a gravare ulteriormente su una realtà già pesantemente in difficoltà come Villa Scassi che con la chiusura dell’Emergenza di Sestri Ponente ha visto aggravare una situazione precaria. Pensare, in una condizione del genere, di ridurre i letti di Cardiologia e tagliare Medicina è assolutamente insostenibile e non giustificabile con alcun presunto riequilibrio economico effettivo”.
“L’Ospedale del Ponente, purtroppo oggi, rimane solamente un desiderio. Per questo motivo è fondamentale investire nel potenziamento delle strutture esistenti. E’l’unica risposta seria che l’amministrazione regionale e l’azienda sanitaria genovese possono dare a cittadini”, concludono Rosso e Bagnasco.