Genova. Ha vissuto per 22 anni con un tubo di drenaggio di 12 centimetri, dimenticato nell’addome. La donna, che oggi ha 41 anni, era stata operata di appendicite quando ne aveva 19.
Poco dopo l’intervento la donna iniziò a sentire dolori ma, secondo quanto dichiarato nella sua denuncia, i medici le dissero che si trattava di una possibile forma di colite. Solo nel 2011 fu sottoposta a tac che evidenzio’ il corpo estraneo, poi rimosso. Il pm Stefano Puppo ha aperto un’inchiesta contro ignoti per lesioni colpose.
La vicenda risale al 1989, quando la donna, una genovese, fu ricoverata presso l’ospedale Evangelico di Genova per un intervento di appendicectomia. Dopo qualche giorno venne dimessa. In seguito la paziente iniziò a sentire dei dolori addominali.
Secondo quanto da lei stessa riferito nell’esposto querela presentato in Procura a Genova con l’assistenza dell’avvocato Rodolfo Senes, in due occasioni, nel 1996 e nel 1997, la donna si reco’ anche in pronto soccorso presso l’ospedale Galliera perchè aveva dolori piuttosto accentuati.
Ha pure spiegato che nel corso di alcune visite, anche presso il suo medico, le fu diagnosticata una probabile forma di colite e non le fu prescritto alcun tipo di esame. Le fu solo consigliato di prendere degli antispastici.
La situazione, tra alti e bassi, si è protratta fino a novembre 2011 quando la genovese, sofferente ormai da oltre 20
anni, si recò da un altro medico che le prescrisse degli esami.
Nel febbraio 2012 fu sottoposta dapprima a un’ecotomografia che evidenzio’ la presenza di qualcosa di anomalo e, qualche giorno dopo, a una tac che mise in luce la presenza di un corpo estraneo nella regione centro addominale.
Nel marzo 2012 la donna fu sottoposta, presso l’ospedale Galliera di Genova, ad un intervento per rimuovere il corpo
estraneo identificato come un ”drenaggio tubolare” della lunghezza di 12 centimetri e del diametro di circa mezzo
centimetro. Dopo qualche mese la donna ha presentato denuncia in Procura.