Genova. La seconda giornata del festival Paesaggi Urbani, venerdì 7 settembre, si svolgerà nel cortile maggiore di Palazzo Ducale: una serata di danza in collaborazione con Anticorpi XL, network italiano della giovane danza d’autore, di cui l’Associazione ARTU fa parte dal 2009. Un circuito che si prefigge di analizzare le creazioni di gruppi di giovane formazione operanti in diverse regioni italiane, agevolare la mobilità dei gruppi grazie alla condivisione delle esperienze e allo scambio di informazioni da parte dei partner del network, mantenere sempre aggiornate le occasioni e le modalità di diffusione e osservazione della giovane danza d’autore.
Nella serata a Palazzo Ducale gli artisti mostrano quel lato della propria intimità che, attraverso il movimento, entra in dialogo con il pubblico: sono alcuni protagonisti della giovane danza d’autore italiana e un giovane talento originario di Taiwan. Andrea Gallo Rosso in Occhi gioca sul dialogo e sul cambio di prospettiva: chiudendo gli occhi si entra in un mondo privato, aprendo gli occhi si cerca un contatto con l’altro. Claudia Caldarano in Dialogo Tonie ricerca un altro momento di dialogo, per far sì che l’assente rimanga, imitando e trasformando i gesti, i suoni e le parole mancanti. Una sorta di esodo verso un altro luogo di esistenza possibile è quello che percorre Chiara Frigo in Suite-hope, in cui prospetta un’evoluzione per ricreare se stessi, cambiare, perfezionarsi, oppure, inevitabilmente, cadere.
Cristiano Fabbri in Affetti, da un altro punto di vista, esprime in fondo lo stesso concetto: questo tempo non è solo attesa sinistra o furia di eventi inarrestabili, è pure quello spazio abitato ancora da uomini che producono suoni e gesti che hanno un senso e vivono di relazioni; un tempo definito dalla loro reciproca comprensione o da un’astensione. Il gesto dunque, in tutto questo, si fa portatore di un’intenzione ma, come ci mostra il taiwanese Shang-Chi Sun in Traverse, anche di una memoria e diventa così trascrizione di desideri e impulsi.
Quest’ultimo danzatore, Formatosi nel balletto classico e nella danza contemporanea all’Accademia Nazionale di Taipei, consegue poi il diploma alla Ernst Busch University di Berlino con un Master in Coreografia e lavora con molte compagnie quali Sasha Waltz, Nürnberg Dance Theatre, Cloud Gate Dance Theatre di Taiwan, Balletto Teatro di Torino, Cie. Toula Limnaios. La sua creazione Traverse, realizzata in collaborazione con fabric Potsdam in Germania, inizialmente colpisce per il suo accumularsi di gesti e movimenti, per gli stati che attraversa con il linguaggio del corpo, a volte complementari, a volte all’antitesi. È la trascrizione in danza di una presenza, in cui forza, desideri e impulsi convivono, scritti in una memoria fisica e temporale. Nella costante oscillazione di ogni momento, lo spettatore viaggia in una condizione che transita dal passato al futuro, seguendo un percorso molto personale ma altrettanto coinvolgente. La fluidità e la molteplicità del corpo in scena si accompagnano all’estremo rigore della tecnica e al profondo senso del ritmo. Una danza pura e diretta.
Il Festival Corpi Urbani / Urban Bodies proseguirà sabato 8 settembre a Villa Bombrini a Cornigliano e il 9 settembre a Finale Ligure (SV). Quest’anno sono previsti 19 spettacoli e 35 artisti, tra coreografi e danzatori italiani e internazionali, che dalla “periferia” di Genova al centro città, tra palazzi e ville suggestive, guideranno gli spettatori lungo un itinerario culturale fuori dal comune. Frutto del lavoro svolto in questi anni dall’Associazione ARTU sul territorio genovese e delle relazioni nate a livello nazionale e internazionale, Corpi Urbani alla sua decima edizione è una vera e propria fucina in creazione: già dalla fine di agosto, infatti, molti artisti sono “all’opera” nei diversi luoghi delle performance per dare vita a creazioni inedite e studiate appositamente per i luoghi. Un’operazione che, apparentemente silenziosa e nascosta, in realtà sta generando diversi contatti con il territorio e ha come obiettivo di non fermarsi alla creazione artistica ma coinvolgere il cittadino in maniera sempre più attiva e partecipativa.