Genova. Sembrava che per il Genoa il tempo volgesse al meglio ed invece ecco puntuale, quando in pochi se lo aspettavano, un’altro fulmine. Saetta, per di più, destinata con molta probabilità a dare il via a polemiche senza fine.
Stabilito solo da poche ore che il derby con la Sampdoria di ormai due stagioni fa non era stato teatro di combine ed accordi illeciti tra rossoblu e blucerchiati, torna alla ribalta il caso Genoa-Siena, la dura contestazione dei tifosi e le minacce ricevute ai giocatori.
Quel giorno un gruppo di ultras del Grifone, adirati per la situazione di classifica sempre più precaria, avevano costretto i giocatori a togliersi le maglie. Oggi la procura federale, esaminati gli atti di indagine della Procura della Repubblica di Genova pervenuti il 13 luglio, ha deciso di deferire alla commissione Disciplinare il Genoa, il presidente Enrico Preziosi, il dirigente Francesco Salucci e numerosi giocatori.
L’elenco é lungo e comprende in pratica tutti i giocatori di punta del Genoa ed anche qualche ex: Sebastien Frey, Andreas Granqvist, Marco Rossi, Rodrigo Palacio, Giandomenico Mesto, Cesare Bovo, Juraj Kucka, Alberto Gilardino, Davide Biondini, Luis Miguel Pinto Veloso, Jose Eduardo Bischofe, Valter Birsa, Kahka Kaladze, Jorquera Torres Cristobal, Giuseppe Sculli e Luca Antonelli.
I capi d’accusa riguardano la responsabilità diretta in relazione alla condotta del presidente e la responsabilità oggettiva in relazione alla condotta del dirigente e dei giocatori. Ai giocatori viene contestato il fatto di “aver consegnato durante la gara le maglie di gioco a fronte di una specifica richiesta, di fatto legittimando un comportamento violento, intimidatorio ed aggressivo”.
A Preziosi e a Salucci, invece, si contesta il fatto di “aver invitato e, comunque, consentito che i propri calciatori consegnassero le magliette di gioco”.