Pegli. Mi presento sono Marco Borriello, c’eravamo persi di vista. Avrebbe dovuto arrivare l’anno scorso poi è stato anticipato da Alberto Gilardino e lui ha avuto tempo di andarsene a Torino a vincere lo scudetto, non da protagonista.
Un uomo di trent’anni che si definisce giovane, ma giovane calcisticamente parlando non è. Afferma di avere ancora tutto da dimostrare, ma dice di non aver sassolini da togliersi dalle scarpe: “Certo la Roma non ha creduto in me, ma ognuno fa le sue scelte”.
Il Genoa e Borriello si erano persi di vista, in mezzo ci sono state stagioni altalenanti per entrambi. Sembra più maturo e ancora più posato il neo-acquisto rossoblu, che al di là del gossip attorno alla sua relazione con Belen Rodriguez ha sempre provato a essere riservato. Non sempre ci è riuscito.
“Dopo Milito il Genoa non ha avuto una punta centrale di ruolo”, riflette “per quanto l’anno scorso il Genoa abbia avuto Rodrigo Palacio che ha fatto 19 gol. Quest’anno ci siamo io e Ciro Immobile”.
Si mette sullo stesso piano di Immobile, grande concentrazione e voglia di dimostrare tutto.
Molte parole spese anche sul presidente Enrico Preziosi dato per demotivato: “Con il presidente non ci sono molte parole, se lui mi dice “vieni a Genova” io arrivo, soprattutto in questo momento in cui ho bisogno di passione, emozioni sia da lui sia dalla squadra” e poi assicura: “Il Presidente non mollerà”.
Una riflessione, inevitabile, anche sulla Sampdoria: “Maxi Lopez è uno degli attaccanti più forti del campionato, grande rispetto per lui e per la Sampdoria, sarà un bel derby ma è lontano. Io ho solo in testa la prossima domenica alle 15”. Contro la Juventus. E forse lì nonostante non voglia tirare via dei sassolini dalle scarpe, fare un gol a chi ha preferito Bendtner.
Non vede l’ora di giocare, assicura. Spera di farlo già domani sera a Marassi. “Non ho fatto altro che allenarsi”. Una promessa: “Se non faccio almeno 15 gol, come ha detto il presidente, rischio anche di prendere qualche scarpata”.