Economia

Dragaggi e proteste, lo sfogo di Merlo: “La politica si attivi, altrimenti il porto muore”

luigi merlo autorità portuale

Genova. Ieri la manifestazione dei cittadini del centro storico per protestare contro le esplosioni necessarie a dragare il porto, alcune settimane prima le rimostranze degli operatori economici dello scalo preoccupati dalla lentezza dei lavori. Nel mezzo il presidente dell’Autorità Portuale, Luigi Merlo, che nell’ambito della Festa del Pd ha espresso tutta la sua amarezza: “Se Genova non ritrova un suo modo di essere comunità, é destinata a morire”.

“Se rallento i dragaggi – ha attaccato – gli operatori portuali protestano. Se non li rallento, e proseguo con i lavori, i cittadini protestano. Di questo passo Genova é destinata a morire”.

In attesa di una soluzione le operazioni di scavo sono sospese fino a sabato, ma, secondo Merlo, quello che manca è la presenza della politica. “La questione é politica – ha detto. Ma mi sembra, invece, che la politica non si interessi della questione, quando invece é compito della politica trovare la sintesi tra interessi diversi, in nome di un interesse collettivo superiore. Mi sembra che, anche in questo caso, la politica dia prova di grande fragilità, che fugga dalle proprie responsabilita”.

“Chi governa un’Autorità portuale – ha concluso – non si puo’ permettere di dilatare i tempi all’infinito. Si cerca di mediare il più possibile, ma alla fine si deve decidere. In Porto abbiamo fatto
poco piu’ del 20% dell’attivita’ con le microcariche. E’ stato autorizzato ora l’intervento che volevamo fin dall’inizio, microesplosioni con la tecnica “a volata”. Non comportano alcun
problema per la sicurezza e ci consentono di accorciare i tempi. Ma c’e’ chi protesta. Bisogna decidere. Altrimenti il Porto muore”.

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