Politica

Crisi nel Pdl ligure, Barci replica a Vaccarezza: “Dica chi é il mandante o si dimetta”

gianni barci, pdl

Genova. L’atmosfera si fa sempre più bollente in casa del Pdl ligure. Poche ore fa il presidente della provincia di Savona Angelo Vaccarezza, infatti, aveva attaccato duramente il coordinatore regionale del Pdl e deputato Michele Scandroglio ed il coordinamento ligure del partito. Sotto accusa, in particolare, una gestione definita “Genova-centrica”.

Scandroglio, chiamato direttamente in causa, non risponde e, contattato telefonicamente da Genova24.it, rilascia solamente un lapidario: “Come é mia abitudine non commento queste dichiarazioni”. Di più non trapela, ma al suo posto parla Gianni Barci, coordinatore genovese del Pdl.

“Queste dichiarazioni – accusa – non servono assolutamente a nulla. Quello che serve é una discussione che chiarisca la situazione e che sia utili per parlare di contenuti. Uscite del genere dimostrano solamente una dannosa personalizzazione e non certamente un’analisi politica seria”.

Vaccarezza aveva rilanciato Claudio Scajola nel ruolo di leader del partito in Liguria (“La giacca da leader – aveva detto – non si compra in sartoria, il comandante si vede durante la burrasca e il leader si chiama Claudio Scajola”), Barci risponde seccamente: “Viene da pensare che simili attacchi personali abbiano un mandante. Il punto però non é sostenere questo o quel politico, non é sostenere Scajola od altri al suo posto”.

Il messaggio lanciato da Barci sembra chiaro: nel Pdl si discuterà di contenuti, la questione della leadership regionale non é per ora nell’agenda. “Basta discutere del nulla – conclude. Non siamo tifosi allo stadio, a noi serve un progetto politico: se Vaccarezza non lo ha ancora capito, allora é meglio che si dimetta dalla guida della provincia e se ne vada”.

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