Sant’Olcese. Con la riorganizzazione di Amt a rischio c’è anche il trenino di Casella: l’allarme lo ha lanciato questa mattina Massimiliano Tovo, assessore ai Trasporti del Comune di Sant’Olcese e segretario Udc di Genova.
Secondo Tovo, il servizio erogato dalla Ferrovia Genova Casella richierebbe, a seguito del nuovo assetto di Amt, pesanti penalizzazioni.
“Apprendo da voci non ancora ufficiali – afferma Tovo- che esisterebbero serie problematiche in merito al prossimo orario invernale per il trasporto pubblico della Ferrovia Genova Casella gestito da AMT. Stando a queste, il servizio erogato dalla FGC continuerà con la proroga dell’orario estivo, con evidenti lacune che colpirebbero studenti e lavoratori. Per questo motivo mi auguro che con la ripresa delle lezioni scolastiche, possa essere riprestata la normalizzazione degli orari. Queste preoccupazioni sono dovute a una carenza organica del personale e senza una preventiva ed efficace pianificazione l’unica alternativa sarebbe proprio quella di ridurre il servizio”.
Tovo ha poi sottolineato come a Sant’Olcese e in alcune frazioni, i consumatori abbiano nella Ferrovia Genova Casella un servizio obbligato, non potendosi rivolgere altrove se non al Trenino.
La ferrovia Genova Casella, secondo l’assessore, rischia di subire in un processo di riorganizzazione dei trasporti una politica aziendale tendenzialmente discriminatoria, quasi a sollevare il legittimo sospetto di voler esercitare una condanna definitiva.
“Ancora una volta – ha aggiunto Tovo – rischiamo di voler azzerare o non prendere in minima considerazione le proposte, i richiami, gli appelli sia delle istituzioni servite dalla FGC.
Una contrazione del servizio equivale in questa prospettiva all’anticamera per la dismissione della Ferrovia Genova Casella. Se queste voci di corridoio dovessero trovare conferma a essere colpiti nuovamente saranno i pendolari e i nostri studenti, ancora una volta a danno delle nostre vallate, del nostro entroterra.
Per questo motivo Tovo ha confermato che l’amministrazione adotterà ogni tipo di strategia volta a salvare la FGC, chiaramente in base alle proprie competenze: “chiediamo all’Amt un piano aziendale non un epitaffio post mortem”.
Tovo ha concluso rivolgendosi “a coloro che gridano che non ci sono i soldi, tengo a precisare ulteriormente – ha detto – che le risorse per il mantenimento della FGC sono le uniche risorse per il trasporto pubblico locale a non essere state recentemente tagliate in quanto si tratta di risorse fiscalizzate sin dalla finanziaria 2008 . E voglio ricordare che negli ultimi 2 anni la FGC è stata oggetto di importanti investimenti, sia sul materiale rotabile, sia sulle infrastrutture: chiudere adesso o limitarne il servizio significherebbe buttare via questi soldi con un ulteriore sperpero pubblico invece di raccoglierne i benefici”.