Liguria. Sono in vista diverse modifiche per quanto riguarda il servizio di protezione civile, ovvero non ci saranno più fondi per le opere di tipo strutturale, ma sarà fondamentale un coordinamento maggiore e unificato.
“Si interverrà sulle emergenze, quindi sui ripristini immediati, ma poi noi diremo solo quali saranno i rischi e demanderemo a chi di competenza le opere da fare – spiega Elvezio Galanti, geologo dirigente generale del dipartimento di Protezione Civile – In tutto questo è fondamentale l’istituzione di una commissione nazionale per uniformare i sistemi di allerta Regione per Regione. Ora, infatti, siamo in grado di avere un coordinamento di indirizzo e sistema che sarà la vera forza”.
Il dirigente spiega che non esiste un modello previsionale perfetto anche se le previsioni meteo diventano sempre più puntuali. “Per questo, però, è importantissimo che la cittadinanza sia correttamente informata sul problema – conclude Galanti – l’auto protezione è fondamentale”.
Tutto questo è emerso durante il convegno “Comuni, scuole, prevenzione e piani di emergenza di protezione civile in caso di calamità naturali”, organizzato dalla Regione Liguria per cercare di fare un passo avanti nella capacità di fronteggiare responsabilmente possibili momenti di difficoltà, facendo scelte organizzative chiare e adeguate per la sicurezza degli studenti e più in generale dei cittadini.
“Lo scopo è quello di fare il punto con il mondo della scuola e con i Comuni per riflettere su quali siano le responsabilità istituzionali e quale il ruolo scuola, importantissimo sia quando si verificano certi eventi, sia per diffondere la cultura del rischio – dichiara l’assessore Renata Briano – Una regione a rischio zero non può esistere, quindi le istituzioni devono lavorare per mettere in sicurezza il territorio, ma l’auto protezione è importantissima e bisogna impararla a partire dai banchi di scuola”.