Claudio Bellucci promuove la Sampdoria e incoraggia Palombo: “Può ancora essere utile”

palombo

Genova. Romano di nascita, blucerchiato d’adozione. Claudio Bellucci è cresciuto a pane e pallone. Ha cambiato diverse squadre ma la Sampdoria è quella che porta nel cuore. Blucerchiato dal ’90 al ’96 tra giovanili e prima squadra, poi l’addio (Venezia, Napoli e Bologna) e il gran ritorno nel 2007: resterà all’ombra della Lanterna fino al 2010. Quell’anno si trasferisce al Livorno, penultima tappa della sua carriera di calciatore chiusa poi a Modena.

Bellucci sta muovendo i suoi primi passi da allenatore nelle giovanili della Lodigiani ma un occhio alla televisione (e a Marassi) per vedere come se la cava la Sampdoria lo butta sempre.

Si è goduto il trionfo in casa del Milan alla prima giornata e la successiva vittoria casalinga ai danni del Siena. La squadra di Ciro Ferrara lo ha impressionato. “Sono rimasto sbalordito. Nonostante il mister sia arrivato da pochi mesi e in squadra ci siano parecchi elementi nuovi, gira tutto alla perfezione. Bisogna rimanere con i piedi per terra ma certo l’inizio è di quelli che fanno ben sperare”.

E ancora: “Tra gli aspetti più positivi c’è l’aver eliminato quel gap di meno uno in classifica con il quale il Doria ha cominciato la nuova stagione. Non era nulla di preoccupante ma cancellare il segno negativo dopo i primi ’90 è stata sicuramente una bella iniezione di fiducia. Averlo fatto trionfando a San Siro ha amplificato la goduria”.

Poi è arrivato il Siena a Marassi. Protagonista assoluto Maxi Lopez: “Un grande attaccante, si vede da come gioca che ha voglia di spaccare il mondo e di dimostrare che uno come lui al Milan ci poteva rimanere (i rossoneri, dopo averlo prelevato in prestito dal Catania, lo hanno rispedito al mittente, NdR). Spero che segni una valanga di gol così come Eder. Sono due punte capaci di attaccare e difendere, proprio quello che serve nel calcio di oggi”.

Promosso a pieni voti anche il centrocampo: “Ci sono tanti giovani di belle speranze come Poli e Obiang e giocatori esperti, vedi Maresca. Un bel mix, un mix che farà divertire i tifosi. Le scelte della dirigenza si sono rivelate azzeccate. L’esclusione di Angelo Palombo? Speravo che la situazione si risolvesse entro la fine della sessione estiva di mercato ma così non è stato. Credo che possa ancora essere utile alla squadra ma a prescindere, mi auguro che società e giocatore trovino una soluzione che possa soddisfare tutti”.

Gran chiusura per Ciro Ferrara, il suo staff e i possibili obiettivi stagionali: “L’esperienza alla guida della Juventus gli è sicuramente servita ma è con l’Under 21 che ha fatto vedere le cose migliori. È in grado di insegnare ai giovani ed è la persona ideale per questa Samp. Senza contare che in carriera, così come il suo vice Angelo Peruzzi, ha vinto tutto. Sanno come si vince e sono convinto che faranno di tutto per infondere una mentalità vincente ai giocatori che allenano a Bogliasco”.

“Parlare di obiettivi è complicato, soprattutto dopo due giornate. La salvezza è la prima cosa da mettere in cassaforte ma con la convinzione di potersi togliere delle belle soddisfazioni. I blucerchiati una se la sono già tolta, quella di vincere in casa del Milan. Riusciranno in pochi a fare la partita che è riuscita a sfoderare la Sampdoria”.

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