Centro storico: puzza, scarafaggi e rifiuti, Rixi a Doria: “Basta con il dialogo e la tolleranza”

sporcizia vico adorno

Genova. Una mozione per salvare il centro storico dal degrado e dalla sporcizia, è stata presentata al sindaco Marco Doria, con la firma del capogruppo della Lega Nord Edoardo Rixi e dei consiglieri del Pdl Lauro, Campora, Baroni e del consigliere Gioia dell’Udc.

“La calura di agosto ha creato non pochi problemi igienici urbani a causa delle precarie condizioni di pulizia, ma certamente le zone di Prè e dei vicoli hanno subìto i maggiori disagi, nonostante l’impegno degli operatori Amiu, seppure con l’avvento delle ferie estive il servizio è stato notevolmente ridotto per carenza di personale” afferma Rixi.

Cumuli di spazzatura abbandonata ogni anno, questo lo scenario che ha accompagnato residenti turisti e negozianti rimasti in città durante il periodo estivo, agosto soprattutto.

“Il problema maggiore è dettato dall’inosservanza delle regole – spiega Rixi – specie degli stranieri che gestiscono la maggioranza ormai delle attività commerciali in zona: si trovano così non solo cartoni e spazzatura d’ogni genere ovunque, ma addirittura residui ortofrutticoli e di tagli di lavorazione delle carni. Un’altra problematica è legata alla presenza di numerosi stranieri, affittuari negli appartamenti-dormitorio che coabitano in dieci/quindici in pochissimi vani peraltro privi di corrispondenza di condizioni igieniche”.

Odori nauseabondi, colonie d zanzare e mosche, sacarafaggi, e i disagic che ne conseguono sono ormai, secondo i firmatari della mozione, la realtà predominante nei vicoli genovesi.

“Chiediamo al sindaco di adottare severi provvedimenti verso chi nei carruggi e nella zona di Prè, di piazza Campetto, piazza Banchi e zona San Lorenzo sistematicamente persevera nel comportamento incivile, incurante delle regole – si legge nella mozione – chiediamo inoltre di lavorare alacremente in sinergia con gli ispettori Amiu e con il supporto della Polizia Municipale, nell’applicazione perentoria di pesanti sanzioni ai “disobbedienti” al fine di perseguire una volontà atta a scoraggiare simili comportamenti che mettono a serio rischio la città sul piano igienico-sanitario, tenuto conto che le fin qui adottate linee politiche basate sul dialogo e sulla tolleranza hanno prodotto un ulteriore imbarbarimento della situazione con gravi ripercussioni sul piano economico, abitativo, sociale e turistico della zona”.

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