Economia

Centrale del latte, scatta il conto alla rovescia: “Non mandateci a Roma a mani vuote, se ci sono progetti tirateli fuori”

centrale del latte

Genova. Mancano 17 giorni al tavolo fissato al Ministero dello Sviluppo economico dove si deciderà sul futuro della centrale del latte di Genova.

“Siamo molto delusi dalla notizia sulla conferma della chiusura dell’impianto giunta ieri da Parma, ce l’aspettavamo ma è comunque una grande delusione continuare a non vedere alcuna apertura da parte di questa azienda” commenta Alessandro Traverso, lavoratore della centrale di Fegino.

“La faccenda della cordata ci sta facendo incazzare, scusatemi il termine – dice Traverso – perchè continuiamo a leggere sui giornali che questa cordata salverà posti di lavoro, invece assolutamente la proposta è inconsistente a oggi”.

Lavoratori e sindacati chiedono alle istituzioni di “cambiare il passo” e di impegnarsi maggiormente come capofila degli interessi della centrale, per non arrivare a Roma impreparati.

“Mancano 17 giorni al 21 settembre quando avremo l’incontro al Ministero dello Sviluppo economico, per cui chiediamo che in quella data i nostri interessi vengano rappresentati al massimo livello” insistono sindacati e lavoratori.

“I lavoratori sono stati molto chiari: bisogna alzare il tiro sulle questioni delle proposte, se a livello locale ci sono degli imprenditori che hanno delle proposte, queste proposte vengano fuori e siano presentate al tavolo del Ministero del 21 settembre – afferma Michele D’Agostino segretario Uil di Genova e della Liguria – ora chiediamo che imprenditori e istituzioni siano presenti al tavolo, perchè lì veramente si chiude la partita”.

“Mi pare che i lavoratori abbiano già dimostrato la loro determinazione nel voler salvare i posti di lavoro, oggi siamo arrivati a un punto focale con la convocazione al Ministero si è fissato un termine preciso entro cui il territorio, se realmente ha un progetto alternativo deve tirarlo fuori – aggiunge Paolo Carozzino, della Flai Cisl Liguria – non è più tempo dei giochi e dei giochini, se c’è un pregetto serio questo deve essere presentato alla città, ai lavoratori e ai sindacati per dare tranquillità e prospettiva ai lavoratori”.

Al momento, su nessun tavolo e su nessun documento c’è qualcosa di concreto.

“Siamo pronti a intreprendere iniziative per sensibilizzare la città e per tenere alta l’attenzione sulla centrale. Sono più di una e saranno rese note al momento” conclude Fabio Allegretti segretario generale Flai Cgil Genova e Liguria.

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