Genova. I lavoratori della Centrale del Latte hanno deciso di mantenere il presidio davanti a Fegino per tutta la giornata e nel frattempo bloccano i camion che sono arrivati per scaricare i prodotti. Il corteo verso il mercato ortofrutticolo, invece, è stato annullato.
La preoccupazione dei lavoratori sale di ora in ora, anche perché la volontà di chiusura della centrale da parte dell’azienda è stata confermata durante l’ultimo incontro a Parma e a rischio ci sono oltre 150 posti di lavoro, tra dipendenti diretti e indotto.
“Siamo ancora una volta in piazza per continuare a tutelare l’occupazione – spiega Michele D’Agostino, segretario regionale Uila Uil – a rischio ci sono più di 150 di lavoro, tra diretti e indotto”.
Quello che sindacati e lavoratori chiedono è una forte presa di posizione da parte delle istituzioni, soprattutto quelle locali. “Per il momento non abbiamo ricevuto nessuna risposta – spiega Fabio Allegretti, segretario Fli Cgil Genova e Liguria – oggi scriveremo al sindaco Doria e al presidente Burlando per chiedere un cambio di passo e la loro presenza al ministero durante il prossimo incontro”.
Il 21 settembre, giorno dell’incontro presso il ministero dello Sviluppo Economico, è ormai vicino e sarà un momento cruciale per il futuro della centrale di Genova.
“Tutto quello che potevamo fare a livello di iniziative di protesta è stato fatto e ora la parola passa alle istituzioni – dichiara Luca Maestripieri, segretario Cisl Genova e Liguria – le istituzioni devono lavorare e vedere se a livello locale quei rumors che sono usciti negli scorsi giorni, possano veramente dare risposte dal punto di vista della tutela occupazionale. L’appuntamento del 21 è lo snodo fondamentale e le istituzioni locali dovranno essere presenti”.
Maestripieri si riferisce alle eventuali cordate di cui si è parlato negli scorsi giorni, ma di chiaro e preciso non c’è nulla. Ecco perché sindacati e lavoratori chiedono un intervento diretto delle istituzioni, affinché portino proposte concrete al tavolo istituzione che si svolgerà tra due settimane a Roma.