Cronaca

Centrale del Latte, lavoratori in piazza: “Il lavoro c’è, ma vogliono mandarci a casa”

sciopero e presidio centrale del latte fegino

Genova. Mattinata di protesta per i lavoratori della Centrale del Latte di Genova, che ormai lottano da mesi per salvaguardare i propri posti di lavoro. Sono più di sessante le persone che rischiano di rimanere a casa, per non parlare di tutto l’indotto.

Al momento, infatti, non presentano sbocchi le trattative tra azienda e sindacati e la preoccupazione sale di giorno in giorno, anche in vista del tavolo fissato al ministero dello Sviluppo economico, dove si deciderà sul futuro della centrale e a cui i lavoratori non vogliono arrivare a mani vuote.

Il presidio davanti alla centrale di Fegino è iniziato da poco, ma si incominciano a registrare i primi momenti di tensione, visto che sono arrivati molti camion carichi di prodotti e pare che l’azienda possa decidere di fare una forzatura, facendoli scaricare ad alcuni lavoratori di una cooperativa. Ovviamente questa decisione non sarebbe vista di buon occhio dai dipendenti della centrale, che stanno scioperando e si augurano che l’azienda cambi idea.

“Come si può vedere, qua ci sono cento bilici che devono scaricare, quindi il lavoro non manca – spiega Alessandro Traverso, lavoratore della centrale – eppure, nonostante questo, vogliono mandarci tutti a casa”.

Durante l’ultimo incontro a Parma, l’azienda ha confermato la volontà di chiudere lo stabilimento genovese. Notizia che lavoratori e sindacati non hanno certamente appreso con stupore, ma che contestano con grande fermezza. La manifestazione odierna, infatti, potrebbe essere solo la prima di una lunga serie.

L’obiettivo di oggi è quello di raggiungere in corteo il mercato ortofrutticolo, ma per il momento i lavoratori mantengono il presidio davanti alla centrale, soprattutto per controllare quanto accadrà in merito allo scarico dei bilici.

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