Liguria. Il consigliere regionale della Lega Nord, Francesco Bruzzone, è intervenuto sulla decisione del Tar di sospendere in via urgente parte del calendario venatorio varato dal Consiglio Regionale della Liguria il 7 agosto scorso.
“Il Tar ha sospeso l’efficacia di alcune parte del calendario venatorio fino al 16 ottobre – dice – In attesa di entrare nel merito della questione, la caccia non si interrompe. La Regione deve solo comunicare che alcune specie, cacciabili già da ieri, non lo sono più fino al 1 ottobre e che, dal 1 ottobre, le giornate di caccia non sono cinque settimanali ma tre. Credo che sia giusto che la Regione lavori per arrivare alla udienza collegiale del 17 ottobre e dimostrare che questa differenza che c’è rispetto al parere dell’Ispra è giustificata”.
“Tra i paradossi che mi vengono in mente, si dice ad esempio che il tordo bottaccio è giusto cacciarlo dopo il primo ottobrre perché fino allora i piccoli sono ancora dipendenti da genitori. Il fatto è che in Liguria non c’è questa specie. Insomma, basta chiarire la questione, perché nessuno, e men che meno i cacciatori, deve essere preso in giro. Guardo con attenzione quello che fanno gli ambientalisti e non ne ho mai visto uno sul territorio a a pulire i boschi. Semmai ci vedo i contadini e i cacciatori” dice ancora Bruzzone.
“Qui si passa da 5 a 3 giorni di caccia, in una regione confinante con la Francia dove, invece, si caccia 7 giorni su 7. Diventa difficile impstare discorsi seri con chi è animato solo da uno spirito sentimentale e animalista che è molto distante dalla realtà e da quello che sono la natura e l’ambiente” conclude il consigliere leghista.