Genova. Gli autotrasportatori aderenti a Trasportounito sono solidali con i cittadini nella protesta contro l’amministrazione comunale che ha introdotto, attorno a Cornigliano, una serie di disposizioni sul traffico che penalizzano l’attività dell’autotrasporto e gli standard di vita della cittadinanza, imponendo ex lege ingorghi e inquinamento.
Nel mirino i nodi di Fegino e di Borzoli: qui gli autotrasportatori, che rivendicano il diritto al lavoro per le loro aziende, fanno i conti da anni con un complesso sistema di ordinanze che limitano l’operatività del settore al tempo stesso generano un grave deterioramento ambientale e sociale.
“Comprendiamo – afferma l’associazione Trasportounito – l’esasperazione dei cittadini, che è anche la nostra: le misure che l’Amministrazione ha assunto su Cornigliano sono state giustificate con l’apertura dei cantieri che interessano i nodi di Fegino e Borzoli, ma sono frutto di scelte unilaterali assunte senza un confronto con il territorio e gli operatori. Abbiamo già incontrato i dirigenti dell’amministrazione comunale che hanno condiviso la necessità di rivedere comunque alcuni aspetti dell’ordinanza eliminando il divieti ai veicoli di 7,5 ton e specialmente l’obbligo del giro su via Mellen che moltiplica l’inquinamento ambientale obbligando i camion ad allungare il percorso di 10 km . Come categoria abbiamo sempre dato il nostro contributo e siamo pronti a collaborare, ma attraverso un confronto tecnico serio, in cui si rispettino le esigenze delle Imprese e quelle della cittadinanza”.
Il caso di Cornigliano, conclude la nota di Trasportounito, “evidenzia anche il paradosso di chi sostiene che l’assetto infrastrutturale di Genova vada bene così com’è, e nega ideologicamente l’esigenza palese di una nuova autostrada”.