Il controesodo già è cominciato settimana scorsa, ma in questo week end si prevedono circa 9 milioni di italiani in movimento per il rientro in città dopo le vacanze estive.
La stima è di Assoedilizia. L’associazione prevede che le città saranno occupate la prossima settimana (3-9 settembre) mediamente al 91-92%, con differenze anche notevoli tra Nord e Sud; presenze che si avvicineranno al 100% nei giorni 9-10 settembre, con il rientro della popolazione scolastica.
Assoedilizia fornisce poi una valutazione sul numero di cittadini che saranno ancora in vacanza lunedì prossimo: 55 mila a Genova, poi 190 mila a Roma, 120 mila a Milano, 80 mila a Torino, 45 mila a Napoli, 35 mila a Bologna, 30 mila a Palermo. Eppure la stagione turistica è definita come “la più fiacca degli ultimi quindici anni”, con un calo del 38% del numero di viaggi rispetto al 2008, da 104 a 66 milioni.
Le prime rilevazioni sulla stagione estiva infatti presentano un quadro negativo per il settore turistico in Italia, annunciando un calo medio di presenze del 15-20%, con picchi del 30 in alcune località. La crisi economica ha rallentato i flussi turistici provenienti dall’estero e ha influito in maniera decisiva sul turismo interno; nonostante qualche segnale di ripresa nei dati di settembre, il bilancio della stagione si profila in rosso.
Il 60% degli italiani è rimasto a casa. Gli altri hanno privilegiato la scelta di residenze private o hanno ridotto il soggiorno a una settimana o a un week end. L’unico settore che sembra aver resistito al tracollo è quello culturale delle città d’arte.
I preconsuntivi degli operatori sono sostanzialmente unanimi, e la preoccupazione è diffusa. La Federazione Italiana Associazioni Imprese Viaggi e Turismo (Fiavet) ha registrato cali di presenze fino al 30% in alcune località, anche in alcune di quelle dedicate al turismo d’elité. Federturismo e Coldiretti segnalano qualche segnale positivo per settembre, che non sembra però destinato a compensare la contrazione dei mesi precedenti.
E Federturismo lancia un allarme sulle possibili conseguenze del piano di riorganizzazione degli aeroporti che, a suo dire, “rischia di isolare il Mezzogiorno d’Italia”. Conseguenze negative hanno avuto anche, ricordano gli operatori turistici, le vicende Windjet e Meridiana. Unico comparto che si distingue nel quadro drammatico del turismo estivo è quello crocieristico: “Dopo mesi bui – ha spiegato Leonardo Massa, Country manager Mercato Italia di MSC Crociere – a partire da aprile abbiamo registrato un’ondata positiva in termini di prenotazioni”. Diminuiti però i prezzi. E la resistenza di comparti di nicchia sembra non influire più di tanto sul bilancio generale.
Sarà per questo che il traffico in queste ore è sì sostenuto ma non sono stati segnalati particolari disagi, neppure sulla rete autostradale ligure.