Genova. “Sono sereno e tranquillo, in questo momento non voglio dire di più. I caschi e i vestiti? non li ho ancora visti”.
Poche parole dal manager di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi, dopo gli arresti dei due anarchici che lo scorso maggio lo ferirono con un colpo di pistola durante un agguato.
Gli inquirenti hanno hanno sequestrato alcuni indumenti, definiti “compatibili con quelli usati il giorno dell’agguato”. Saranno le analisi chimico-balistiche a chiarire se si tratta veramente degli abiti indossati lo scorso 7 maggio.
Si cerca ancora l’arma con cui Adinolfi venne ferito.
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