Genova. I due fermati nell’ambito dell’inchiesta Adinolfi, Alfredo Cospito e Nicola Gay, sono residenti a Torino, anche se il primo è originario di Pescara. Entrambi hanno precedenti di terrorismo nell’ambito di un’inchiesta a Perugia.
Risultano inseriti nel circuito anarco-insurrezionalista Faì e sono loro contestati i reati ex art. 280 di attentato all’incolumità personale con finalità di terrorismo, lesioni personali gravi e furto, ma non il reato associativo.
Il blitz delle forze dell’ordine è scattato oggi perché c’era ragione di ritenere che i due stessero per fuggire. Lo ha detto il procuratore Michele Di Lecce. “Da intercettazioni si è capito che vi era un pericolo reale di fuga”.
Per quanto riguarda possibili connessioni con i No Tav, “Non c’è alcuna contiguità degli arrestati con l’estremismo No Tav”, ha detto il procuratore capo di Torino, Giancarlo Caselli.