Genova. Ci sono stati alcuni momenti di tensione in via Bobbio, davanti alla sede di Amt, dove la strada è stata bloccata dall’autobus 14 e i lavoratori di Servizi e Sistemi sono scesi in piazza per far sentire la loro voce nella discussione in atto sul futuro del servizio Trasporto Pubblico e quindi del loro posto di lavoro.
Intanto, arrivano pronte anche le risposte nei confronti dell’assessore comunale ai Trasporti, Anna Maria Dagnino, che ieri durante la festa del Pd ha assicurato che non ci sarà nessuna macelleria sociale sui lavoratori dell’appalto Amt.
“Noi registriamo positivamente le affermazioni dell’assessore, visto che il Comune è l’azionista di Amt – spiega Giancarlo Guarneri, Cgil – quindi in parte siamo tranquillizzati, ma la discussione è ancora aperta e i lavoratori sono qui per far sentire all’azienda la propria voce e lottare per il mantenimento dei posti lavoro. Per me l’autunno può essere sia caldo che freddo, l’importante è che si lavori”.
Lavoratori e sindacati chiedono di essere convocati da Comune e azienda. “Se qualcuno intende risparmiare sulla pelle dei dipendenti di Servizi e Sistemi deve rivedere tale posizione in quanto questi lavoratori non possono essere considerati l’anello debole della catena – spiegano i sindacati – Nel seguire l’andamento della vertenza ci dichiariamo pronti ad ogni iniziativa atta a traguardare l’obiettivo occupazionale”.
Anello debole sembra però l’espressione che rispecchia meglio la situazione di questi lavoratori, almeno a giudicare dagli stipendi, come racconta uno dei dipendenti: “Io guadagno poco – spiega – perché faccio un part time ma il guadagno è di 7 euro l’ora. Personalmente metto insieme 300 euro al mese”.