Genova. I lavoratori dipendenti di Servizi e Sistemi impegnati sull’appalto Amt di Genova, intendono far sentire la loro voce nella discussione in atto sul futuro del servizio Trasporto Pubblico e quindi del loro posto di lavoro. Nella trattativa in corso si chiede a tutte le parti che non si dimentichino, in caso di accordo, di questi lavoratori, non precludendo alcuna soluzione per le stesse, purché si garantisca l’attuale livello occupazionale.
Con il presidio di oggi, che si svolgerà dalle 11 alle 13, davanti alla sede di Amt, i lavoratori di Servizi e Sistemi chiedono pari dignità al lavoro che nel concreto significa trovare le dovute soluzioni a salvaguardia del reddito delle 150 famiglie che vivono di questo lavoro.
Nel frattempo, il Comune di Genova precisa che “non farà macelleria sociale sui lavoratori dell’appalto Amt per salvare l’azienda di trasporto pubblico”. Lo ha garantito l’assessore comunale ai Trasporti Anna Maria Dagnino all’incontro ‘Tpl: un investimento per il futuro’ alla festa Pd.
L’assessore ha escluso che nel nuovo piano industriale dell’azienda sarà previsto un taglio dei 150 lavoratori della ditta Servizi e Sistemi impegnati negli appalti Amt.
“L’azienda ha l’indicazione da parte nostra di non ‘spellare’ i lavoratori dell’appalto – ha sottolineato Dagnino – stiamo valutando la proposta di far rientrare in Amt una parte di questi lavoratori, da parte nostra c’é stata proprio l’indicazione di non colpire i lavoratori”. “Il quadro di Amt è drammatico, non possiamo e non vogliamo nasconderlo – ha aggiunto – il piano industriale magari porterà a qualche ritocco, ma non vogliamo risparmiare cacciando via dei lavoratori”.