Politica

Anci Liguria, Marta Vincenzi conclude il suo mandato: “Sui rifiuti servono scelte coraggiose”

Vincenzi in redazione

Genova. Si conclude oggi con l’Assemblea congressuale di Anci Liguria il mandato di Marta Vincenzi come presidente dell’Associazione. Nel corso della sua relazione Vincenzi ha voluto sottolineare i risultati raggiunti dal 2008 a oggi: nel corso di 5 anni 41 nuovi Comuni sono entrati in Anci che oggi conta 218 soci su 235, la quasi totalità dei Comuni Liguri.

L’ex sindaco di Genova ha poi evidenziato il crescente ruolo di Anci quale referente per le istituzioni e le associazioni che lavorano sul territorio. Le convenzioni e i protocolli di intesa stipulati in questi anni hanno dato vita ad un sistema di relazioni complesso e ramificato che hanno reso l’Associazione, e di conseguenza i Comuni – da quelli più grandi ai più piccoli Comuni dell’entroterra – un interlocutore importante in relazione ad una molteplicità di temi di estrema rilevanza: lotta l’evasione fiscale, occupazione e rilancio del territorio, politiche sanitarie, Patto di stabilità, turismo, commercio, trasporto pubblico locale, ammortizzatori sociali, housing sociale.

Prefettura, Regione Liguria, Consiglio delle Autonomie Locali (CAL), Province, Agenzia delle Entrate, sindacati, Università e Camere di Commercio sono tra i principali referenti di Anci nell’ambito di questo sistema di relazioni.

Un discorso a parte riguarda invece la gestione dei rifiuti: è stato infatti questo il tema che Vincenzi ha portato all’Assemblea come focus nell’ambito di un seminario ad hoc che ha visto la partecipazione di Letizia Radoni, Direttore della sede regionale della Banca d’Italia, Giovanna Sartori, ideatrice della “Fabbrica del riciclo” di Genova, Fabrizio Clementi, già vice presidente dell’Osservatorio Nazionale dei Rifiuti e membro Anci nazionale, e Claudio Francia, dell’Associazione Iris, che è intervenuto sul tema della “filiera del riuso”.

“Parlare di rifiuti nell’ambito di questa Assemblea ha lo scopo di sottolineare con forza quella che è la natura stessa di Anci: aiutare i Sindaci a trovare risposte efficaci alle domande urgenti che pone il territorio, e la gestione dei rifiuti è una delle più rilevanti. Domande che riguardano concretamente la vita dei cittadini, le tasse che pagano, la qualità ambientale dei luoghi in cui vivono”.

“Allo stesso tempo – ha detto Vincenzi – parlare oggi di recupero e riciclo dei rifiuti significa guardare allo futuro: la nostra capacità di uscire dalle emergenze contingenti per riflettere insieme sul modo per trasformare i problemi in risorse è fondamentale. La gestione dei rifiuti acquisirà nel prossimo futuro sempre maggiore importanza e sarà fondamentale per i Comuni saper affrontare le sfide economiche, sociali e ambientali che questo tema comporta nel modo più rapido ed efficiente possibile”.

Per le amministrazioni liguri si tratta di una sfida importante, tenuto conto dei dati, non positivi, che riguardano la nostra regione: la percentuale di raccolta differenziata in Liguria – circa il 25% – è, infatti, molto inferiore rispetto alla media del Nord Italia (48%) e alle percentuali raggiunte dalle regioni più virtuose come Trentino Alto Adige e Veneto che superano il 55%.

“E’ necessario orientare in modo forte e coraggioso le politiche sui rifiuti per passare dalla discarica – che è sicuramente redditizia – ad un nuovo modello fondato sul recupero come alcuni Comuni liguri, per esempio Albisola Superiore, hanno fatto con ottimi risultati”.

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