Spazi pubblici e decoro, l’assessore Fiorini: “Nessuna ordinanza, solo il rispetto delle regole di convivenza”

elena fiorini

Genova. Continuano a piovere critiche sull’operato della Giunta comunale a proposito del cosiddetta “operazione decoro” che ha visto in queste settimane la polizia municipale far alzare giovani e clochard dai gradini delle vie del centro, da palazzo Ducale a San Lorenzo.

“Non esiste nessuna ordinanza sul decoro” ribadisce però l’assessore alla Legalità e ai Diritti Elena Fiorini. “Semplicemente la polizia municipale cerca di far rispettare delle regole che consentano di avere spazi vivibili per tutti, invitando le persone che impediscono l’uso di spazi pubblici ad assumere un atteggiamento diverso, perché noi riceviamo segnalazioni di persone che spesso non riescono ad accedere a Palazzo Ducale, oppure che si ritrovano a salire scalini pieni di vetri rotti e non possiamo ignorare queste lamentele”.

“Poi, capisco anche – aggiunge Fiorini – chi dice che a Genova mancano spazi e opportunità, soprattutto per i giovani ma non solo. Su questo vogliamo lavorare e attendiamo anche proposte da parte di cittadini e associazioni. Non è assolutamente vero che questa Giunta ha più a cuore il decoro che il disagio sociale, si tratta di una banalizzazione e non c’è nessuna contraddizione tra l’impegno per i più deboli e il richiamo all’osservanza di regole elementari di civile convivenza”.

“Villa Pellegrini al Campasso- aggiunge l’assessore – è un buon esempio in questo senso: cittadini e associazioni si sono mossi concretamente per migliorare la vivibilità di un quartiere ripulendo un parco”. Non solo: “Anche l’occupazione di vico Untoria segnala un’istanza che deve essere presa in considerazione dal Comune, per questo ho chiesto un incontro con i ragazzi dell’Aut-aut”.

L’assessore ha dato anche immediata disponibilità a un incontro con i ragazzi che stanno rivendicando gli spazi pubblici in centro città come luogo di incontro, a partire dai gradini di palazzo Ducale, ora occupati da tavoli e fioriere: “Vogliamo aprire un dialogo al più presto anche sul tema degli spazi pubblici perché in un momento storico davvero molto difficile, soprattutto per loro, i giovani devono tornare ad avere fiducia nel futuro”.

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