Santa Margherita ligure. Santa Margherita riscopre la poesia e, con essa, un legame tra sé e una forma d’arte che per troppo tempo è rimasta ai margini della vita culturale. Nonostante, va detto, una tradizione imponente che ancora oggi è viva e pulsante nei versi dei suoi autori. Quelli di Paolo Donadoni, ad esempio, autore di “Petali d’artiglio” (1994) e “Il mare si fa gli affari suoi” (1996), inserito da Cesare Cavalleri nell’antologia “Quattro poeti” (2003) e, in tale occasione, prefato da Luigi Surdich, vincitore di vari premi di letteratura.
E di Paolo Donadoni, in collaborazione con l’associazione “work in progress” , è l’idea di un nuovo, inedito, evento culturale che vedrà la luce martedì 7 agosto per concludersi lunedì 10 settembre 2012: “parole in sospeso”. Letteralmente in sospeso, perché l’iniziativa prevede di issare banner in pvc di poesie e immagini tra le vie, gli alberi e i palazzi della Perla del Tigullio, nel centro storico e nei giardini a mare, con parziali traduzioni in varie lingue: spagnolo, inglese, russo, tedesco, francese e albanese.
La poesia “chi cammina per la città – recita il manifesto poetico – se la trova fra i piedi”. “chi vuole si ferma, guarda, legge. sono soltanto parole che restano in sospeso tra gli occhi e il cuore. probabilmente, tutto finisce lì. è solo un’occasionalità, ma si può anche definire un principio”. Il minuscolo è voluto, uno “strappo ortografico” che nell’era in cui i nuovi linguaggi individuano nell’uso delle maiuscole l’ “urlo”, l’indisponibilità al dialogo, l’affermazione perentoria della propria visione del mondo, consente di ristabilire l’apertura verso il prossimo, la delicatezza del gesto poetico che suggerisce un’emozione senza imporla. “la poesia è essenziale – come spiega Donadoni – può quindi concedersi ogni diversivo”.