Politica

Sanità ancora al centro del dibattito: Rosso e Bagnasco (Pdl) contro Montaldo

Claudio Montaldo

Genova. La sanità è una delle questioni più calde al centro della politica nazionale. Lo è da sempre in quella ligure e locali con molte delle scelte compiute da Claudio Montaldo e Claudio Burlando contestate dall’opposizione.

“Ancora una volta la Giunta regionale dimostra assoluta incapacità programmatoria e la difficoltà ad contemperare posizioni divergenti di una maggioranza legata solamente al mantenimento del potere. Particolarmente grave l’emendamento che verrà proposto in sede di assestamento di bilancio che autorizza i direttori generali delle ASL ad anticipare misure di programmazione”.

Così dichiarano i consiglieri regionali del Pdl Roberto Bagnasco, vice presidente della Commissione Sanità della Regione e Matteo Rosso, Capogruppo del Pdl e medico. “Di fatto – continuano i due consiglieri regionali – assistiamo al totale superamento del consiglio regionale e delle commissioni competenti, regalando mattoni a coloro, e sono tanti, che teorizzano l’inutilità o peggio la negatività della politica. Un tema così delicato come quello dei servizi sanitari sul territorio tocca tutti i cittadini e la responsabilità non può e non deve essere demandata a tecnici che per quanto preparati devono avere solo un ruolo di illuminata gestione”.

Bagnasco e Rosso spiegano: “Le difficoltà di bilancio della giunta ligure, non sono di ieri o dell’altro ieri, vengono da lontano e le scelte che si ipotizzano avrebbero dovuto essere prese negli organismi preposti dopo dibattito e confronto. Come Pdl più volte, fin dall’inizio, ci siamo resi disponibili ad assumerci responsabilità anche di tagli dolorosi. La nostra tradizione di governo ci colloca molto lontano dal tanto peggio tanto meglio oggi così di moda. La giunta regionale e l’assessore Montaldo continuano con una politica sanitaria che ogni giorno di più manifesta disastrosi risultati. S. Martino e i suoi problemi sono solo la punta di un iceberg delle difficoltà di tutta la regione. Non c’è il coraggio di dire che il centro trapianti di fegato purtroppo chiuderà definitivamente e si ipotizzano miracolose riaperture”.

“Non si affronta il tema delle quote pro capite per ogni cittadino, per rendere più equa la distribuzione su territorio, non si programma seriamente un aumento della residenzialità assistita per gli anziani al posto di costosissimi ricoveri ospedalieri, non si ha il coraggio di presentare un piano regionale sull’emergenza e sulla gestione del 118 e si ipotizzano improbabili risparmi tagliando solo le centrali operative politicamente più deboli senza una visione generale. Non si ha il coraggio di proporre soluzioni innovative, economicamente virtuose come il coinvolgimento di privati nella sanità pubblica, ad esempio gruppo Villa Maria nella ASL4, non si chiede di inventare niente, il modello di riferimento non è solo la Lombardia, ma anche il Veneto e l’Emilia. La Liguria preferisce sopportare oneri gravissimi e favorisce la fuga verso altre regioni dei nostri concittadini. Per non parlare di emergenza dove non si propone nulla ma solo il taglio di strutture appena costruite e modernissime come Albenga”.

“Non riuscendo a trovare accordi di maggioranza si demandano le scelte ai direttori generali. No assessore Montaldo, non ci siamo, purtroppo a pagare i suoi errori non è lei o la giunta di cui è autorevole esponente, ma la Liguria e sopratutto i suoi cittadini sempre più lontani dalle realtà migliori del nostro paese”, concludono Bagnasco e Rosso.

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