Sandro Giacobbe e Gianluca Pecchini della Nazionale cantanti ospiti al Colour Your Life di Loano

Loano. Sandro Giacobbe e Gianluca Pecchini sono stati ospiti questa mettina del laboratorio loanese Color Your Life.

Il noto cantautore è allenatore della Nazionale Cantanti, già tra i fondatori della squadra e a lungo giocatore, mentre Pecchini ne è il direttore generale.

La fondazione diretta da William Salice innova in questo modo la pratica educativa e formativa, permettendo ai ragazzi di incontrare direttamente artisti, esperti, scienziati e imprenditori. Ad inizio settimana era giunto a Loano lo scrittore, drammaturgo e sceneggiatore italiano Vincenzo Cerami.

“Il nostro obiettivo è sensibilizzare, questa è la parola giusta e più appropriata – sottolinea Sandro Giacobbe – Si tratta di dare un esempio e con il nostro esempio abbiamo fatto andare in campo tutti i personaggi, dagli attori ai politici, dai ciclisti ai pugili. Con i ragazzi soprattutto la nostra attività diventa un modello di amicizia e solidarietà”.

“Siamo qui per un messaggio di amicizia e di rispetto nei confronti di William Salice, che incontrammo oltre 25 anni fa e da dirigente di Kinder sostenne le nostre iniziative in un momento in cui eravamo in crescia – afferma Pecchini – Ora questo messaggio è molto affine agli obiettivi di Color Your Life”.

“Faremo il possibile per tornare in Liguria – osserva Giacobbe – Siamo appena stati a Genova per festeggiare gli Angeli del Fango che si sono impegnati durante l’alluvione. Attualmente la squadra è sempre molto ricercata, dappertutto. E siamo sempre alla ricerca di giovani che portino avanti il nostro impegno trentennale: ora ci sono ragazzi come Alessandro Casillo o i Sonora, che promettono di proseguire i nostri obiettivi”.

La Nazionale Cantanti prosegue dunque anche l’iniezione di valori sani nel mondo del calcio. “Come ha detto Petrucci, presidente del Coni, il calcio ha bisogno di regole, non si può risolvere tutto con i soldi – commena Pecchini – Il mondo del calcio e i suoi tesserati devono seguire la legge e, quando è il caso, chi sbaglia deve attenersi alla giustizia sportiva”.

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