Provincia. “Si stanno susseguendo in questi giorni una serie di notizie, ipotesi e dichiarazioni che generano soltanto confusione e disorientamento tra gli amministratori e l’opinione pubblica” ha dichiarato il presidente della Provincia, Angelo Vaccarezza, intervenendo nuovamente sul tema del riordino e accorpamento degli enti.
“Come già anticipato in diverse occasioni è mia intenzione, frutto quindi di voci confermate, propormi come commissario dell’ente provinciale e traghettarlo nella fase dell’accorpamento che darà poi vita ad un nuovo ente con caratteristiche proprie. Come presidente mi sono sempre assunto, consapevolmente, doveri e obblighi nei confronti della comunità che non possano cessare di esistere perchè contingenti ad una data di scadenza. Sarebbe semmai irresponsabile lasciare l’ente ad un commissario prefettizio che oltre a gravare economicamente sui cittadini, senza nulla togliere alla sua indubbia professionalità, risulterebbe per così dire estraneo alle dinamiche della Provincia di Savona”.
Prosegue Vaccarezza: “Un senso di responsabilità soprattutto dovuto a tutti coloro che lavorano in questo ente e il cui cui futuro, oggi, è gravato da legittime preoccupazioni. In questo senso voglio ribadire in qualità di presidente e anche di assessore al personale che in ogni sede verrà valutata la storia, la professionalità e le competenze di ogni dipendente a fronte di un percorso lavorativo considerato esclusivamente come risorsa per la costituzione di quello che sarà il nuovo ente. La spending review per quanto discutibile e avversata è comunque un dato di fatto come lo è la trasformazione che vede coinvolte le Province. Per questo motivo dovremmo come amministratori affrontare seriamente questo momento di grande trasformazione che coinvolge le persone, cittadini e dipendenti, stravolgendo la nostra geografia. Ridisegnare i confini è un’operazione che richiede serietà e concretezza, a nulla valgono proposte fantasiose che non riescono ad andare oltre ad inutili partigianerie”.
“Potremmo quindi pensare a Comuni come Arenzano, Cogoleto e Tiglieto che sicuramente per storia e tradizione potrebbero trovare una migliore connotazione nel nuovo ente piuttosto che nell’area metropolitana genovese. Sono naturalmente proposte che sicuramente dovranno essere valutate e il mese di settembre sarà dedicato proprio alle valutazioni di merito. Valutazioni supportate da programmi concreti che annunciano un autunno di grande responsabilità dove l’effimero non è contemplato” conclude il presidente provinciale.