Rapallo e il caso Villa Azzurra, Capurro a Quaini: “Argomento che va affrontato subito”

ezio capurro

Rapallo. La complicata questione di Villa Azzurra continua a tenere banco, tanto che il consigliere regionale Armando Ezio Capurro (Noi con Claudio Burlando) scrive ancora una volta al presidente della commissione Sanità Stefano Quaini, dopo che quest’ultimo ha risposto negativamente alla sua richiesta di convocazione urgente della commissione.

Secondo quanto spiegato da Quaini, infatti, ad oggi non esiste nulla di concreto circa la paventata chiusura della struttura Cardiochirurgica di Villa Azzurra, nessun atto o documento ufficiale. “Mentre esistono molti atti e documenti ufficiali, purtroppo, circa razionalizzazioni pesanti e certe di strutture pubbliche ospedaliere e territoriali della Regione Liguria”. Quindi, per Quaini non sarebbe necessaria una convocazione urgente della commissione Sanità.

Ma Capurro non ci sta e scrive nuovamente al presidente. “Occorre urgentemente dare una risposta ai 130 lavoratori di villa Azzurra che non conoscono il loro destino a causa del fatto che la convenzione scade il 31 dicembre di quest’anno – spiega – A mio parere, a 4 mesi dalla scadenza qualsiasi impresa deve sapere quali saranno i ricavi dell’anno successivo e i lavoratori debbono sapere se saranno o meno occupati”.

“Non è vero, anche se lo vorrei, che non esiste nulla circa la paventata chiusura della struttura, viste le dichiarazioni apparse sulla stampa di agosto. Certo non c’è alcun atto ufficiale, ma se ci fosse stato saremmo già fuori tempo per esaminare il problema – prosegue – chiedo al presidente e al vice presidente della commissione, oltre al presidente della regione, al presidente del consiglio e all’assessore competente, di voler, ai sensi del regolamento e dello statuto, inserire all’ordine del giorno della commissione del 10 settembre l’esame del futuro della villa Azzurra con l’audizione dei responsabili della stessa, del comune di Rapallo, del direttore della Asl 4 e, ovviamente, con la presenza dell’assessore Montaldo”.

Capurro si augura infine che la convocazione non sia dilazionata nel tempo. “Questo apparirebbe come una mancata considerazione dei problemi dei lavoratori e dell’impresa”, conclude.

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