Porto, i sindacati rispondono agli armatori francesi: “Non possiamo abbassare gli standard di sicurezza”

porto genova

Genova. A seguito della lettera inviata da alcuni armatori al governo (apparsa sugli organi di stampa), la quale chiede la deregolamentazione di importanti servizi quali, i tecnico nautici e i portuali, Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti intendono chiarire con forza che tali servizi ad oggi sono caratterizzati da diversi fattori quali l’elevata professionalità sulle operazioni svolte, la possibilità di verifica delle condizioni di sicurezza sul lavoro, in particolare per i servizi tecnico nautici essi contribuiscono fattivamente alla sicurezza della navigazione.

Secondo i sindacati vanno pertanto respinti i tentativi di scaricare sui lavoratori gli effetti della crisi, “non possiamo assolutamente permetterci l’abbassamento degli standard di sicurezza così faticosamente raggiunti, tenendo anche conto dell’ulteriore strada che ancora c’è da fare a tal proposito” fanno sapere con una nota i sindacati.

“In particolare il porto di Genova è un porto altamente strutturato, riteniamo pertanto la richiesta, degli armatori firmatari della suddetta lettera, non tecnicamente giustificata.
La pace sociale garantita fino ad oggi nei porti, elemento altamente strategico per una nazione, è stata raggiunta grazie alla responsabilità di tutti, riteniamo che sia l’ora di finirla con tentativi di applicazioni alquanto fantasiose della l.84/94”.

I sindacati ribadiscono pertanto con forza che la sicurezza della navigazione in porto e quella sul lavoro non devono essere variabili assoggettate al maggior profitto specie se a chiederlo sono coloro che già beneficiano di non pochi finanziamenti da parte dello Stato.

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