Patto di stabilità regionale, Rossetti: “Disponibili a negoziare per aiutare i Comuni”

Pippo Rossetti

Regione. L’assessore regionale al bilancio Pippo Rossetti apre ai Comuni per concordare il patto di stabilità regionale, in modo che sia di maggior vantaggio per quello orizzontale. L’Anci ha chiesto a via Fieschi un aggravamento dell’obiettivo del patto verticale, che andrebbe a beneficio di quello dei Comuni, liberando risorse per abbattere la pressione fiscale ed effettuare i pagamenti verso le imprese creditrici.

Un “peggioramento” di 105 milioni è la richiesta sull’obiettivo regionale, come ha sottolineato il sindaco di Andora, Franco Floris, presidente della Commissione nazionale Finanze Locali dell’associazione dei Comuni; la manovra consentirebbe alle amministrazioni locali vincolate al patto comunale di sprigionare i cosiddetti tesoretti.

“La prima tranche di 20 milioni per i Fas sono stati concordati con Anci – spiega l’assessore Rossetti – Anche quest’anno abbiamo garantito la stessa cifra e, con questi 20, sono complessivamente 62 milioni. Comprendo la fatica dei Comuni che hanno soldi in cassa e fanno opere, ma non possono pagare le ditte, in un circuito vizioso”.

“Cercheremo di ampliare il più possibile il patto di stabilità regionale, consentendo agli enti comunali la maggiore capacità di spesa – prosegue l’assessore – Ad oggi è difficile immaginare se si arriverà a 100 milioni: mi pare una normale negoziazione tra Regione e Comuni. La cifra è alta, ma chissà che non si riesca ad avvicinare un obiettivo così significativo”.

“A settembre dobbiamo chiudere le pattuazioni per segnalare al Ministero i nuovi obiettivi di patto per gli enti, quindi si tratta di un lavoro tecnico e politico. Ribadisco la volontà di produrre risultati importanti. Sono tutte fatture da pagare, lo comprendiamo, e la Regione ce la mette tutta. E’ chiaro però che rinunciando al nostro patto alla lunga ci troveremmo poi noi in difficoltà a sostenere gli impegni verso Comuni, Province e fornitori” conclude l’assessore Rossetti.

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