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Olimpiadi, pallanuoto femminile: Italia battuta dagli Stati Uniti, correrà per il quinto posto

teresa frassinetti

Genova. Le campionesse d’Europa si fermano ai quarti dell’Olimpiade. Le ragazze del “setterosa” sono state superate dagli Stati Uniti e martedì affronteranno la Cina nella semifinale per l’assegnazione dei posti dal quinto all’ottavo. Una Cina che ha perso con l’Australia 20 – 18 dopo i rigori.

L’Italia è subito aggressiva. Dopo 16″ guadagna un rigore che Tania Di Mario realizza con freddezza. Trascorre meno di un minuti e Federica Radicchi fa 2 a 0 con un tiro dalla lunga distanza. Gli Stati Uniti non ci stanno. A metà tempo dimezzano lo svantaggio con Rulon servita da Brenda Villa in superiorità (era uscita Aniko Pelle). L’Italia sa soffrire e soprattutto riesce a ripartire e sfruttare le occasioni che le capitano: a 5’29″ c’è il goal di Roberta Bianconi in superiorità. Le americane replicano con Melissa Seidemann sempre in più (era uscita per 20″ Casanova al secondo fallo). A 3″ dalla fine del primo periodo arriva la doccia fredda: fuori Radicchi e goal del difensore Mathewson in superiorità per il 3 – 3.

Si riparte e questa volta sono le statunitensi a segnare per prime: di nuovo Melissa Seidemann e di nuovo in superiorità; dopo di lei va in goal la centroboa Steffens per il + 2 americano. Al 12’36” di gioco arriva anche il goal di Brenda Villa con un tiro dalla distanza su assist di Windes. Secondo tempo da dimenticare per le azzurre, ma resta ancora mezza partita da giocare.

Comincia la terza frazione. Dopo 50″ è fuori Craing, Fabio Conti chiama il primo time-out, tutte sotto la panchina. Si gioca ma il tiro di Simona Abbate è bloccato. Dopo il black out la luce si riaccende al 20° minuto di gioco: ci pensa Tania Di Mario, di nuovo su rigore (fallo commesso da Maggie Steffens). Nell’ultima frazione si rimette tutto in gioco ma Rulon sfrutta subito una superiorità numerica (fuori Abbate) e infila il 7 – 4 che allontana le azzurre. Trascorre un minuto e quando ne mancano 6 alla fine della partita Brenda Villa sigla la doppietta per l’8 a 4 (era fuori ancora Abbate). Tania Di Mario con un tiro dalla distanza accorcia le distanze ma l’urlo di gioia dura poco perché nell’azione successiva Melissa Seidemann riporta gli Stati Uniti sul + 4. A 10″ dal termine Aleksandra Cotti fissa il risultato sul 9 – 6 con un tiro dalla distanza.

“Ogni partita è diversa dall’altra – afferma Fabio Conti -. Oggi abbiamo giocato una zona totale in difesa e ancora una volta abbiamo avuto più espulsioni rispetto alle avversarie. Solo deluso dagli arbitri; non mi lamento della direzione di gara in questa partita ma nel torneo in generale. Però non voglio creare alibi. Gli Stati Uniti, vice campionesse olimpiche a Pechino, sono più forti di noi in questo momento e lo hanno dimostrato. Noi dovevamo fare meglio nel girone di qualificazione”.

Tania Di Mario la vede così: “Troppa paura di vincere. Siamo deluse. In attacco avevamo più personalità ma bisognava essere più forti in difesa. E’ stata questa la chiave della partita”.

“Gli Stati Uniti hanno preso vantaggio con il loro gioco fisico e i loro tiri da fuori che sono stati molto efficaci – dice Aniko Pelle -. Volevo aiutare la mia squadra ma sono riuscita a segnare solo un goal in tutto il torneo”.

Il tabellino:
Stati Uniti – Italia 9 – 6
(Parziali: 3 – 3, 3 – 0, 0 – 1, 3 – 2)
Stati Uniti: Armstrong, Petri, Seidemann 3, Villa 2, Wenger, M. Steffens 1, Mathewson 1, J. Steffens, Windes, Rulon 2, Dries, Craig, Anae. All. Krikorian.
Italia: Gigli, Abbate, Casanova, Radicchi 1, Pelle, Lapi, Di Mario 3, Bianconi 1, Emmolo, Rambaldi, Cotti 1, Frassinetti, Gorlero. All. Conti.
Arbitri: Alexandrescu (Romania) e Ciric (Serbia)
Note: uscita per limite di falli Windes 4’39” del quarto tempo; espulso per proteste nel quarto tempo Conti. Superiorità numeriche 6 su 12 per gli Stati Uniti, 1 su 12 più 2 rigori segnati per l’Italia.

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